Ben Affleck rifiutato su una app di dating perché scambiato per un impostore

La vita amorosa di Ben Affleck non sta andando molto bene e, a conferma del periodaccio, giunge notizia che l'attore, sceneggiatore e regista è stato scartato su una app di dating perché scambiato per un impostore. A farlo sapere è stata la giovane donna che l'ha rifiutato e che ora si pente del gesto: si chiama Nivine Jay, è attrice in erba e non immaginava di avere attirato l'attenzione di una star di livello globale.

Ben Affleck rifiutato su una app di dating

La notizia è uscita una manciata di ore fa, grazie a un video pubblicato da Jay sul social network TikTok. Grazie a quelle immagini scopriamo che lei e Ben Affleck sono iscritti a Raya, una app riservata a persone che appartengono all'industria dell'intrattenimento e alla quale si può accedere solo se la propria candidatura è sostenuta da un'altra persona già iscritta. Funziona come network professionale, ma anche come dating app (il suo scopo originario). Insomma, un tot di tempo fa Nivine Jay ottiene un match con Ben Affleck, cioè entrambi hanno manifestato interesse l'una per l'altro e dunque possono iniziare a chiacchierare online per magari, poi, vedersi dal vivo. Solo che lei non si fida, pensa di essere di fronte a un profilo falso che sfrutta il nome e il volto di una celebrità per adescare malcapitate: decide così di disconnettersi da Ben Affleck. Per tutta risposta lui le invia un video su Instagram con il quale dice "guarda che ero proprio io" (stiamo parafrasando, ma il senso è quello). Così eccoci all'ultimo capitolo della saga, il video su TikTok nel quale Jay racconta la storia e si scusa con Affleck. Non è detto che sia l'inizio di un nuovo tentativo di interazione, però, come dice il proverbio: se son rose fioriranno, nonostante i social. Leggi anche: - Billie Eilish in lingerie per Vogue. "Dipende tutto da ciò che ti fa sentire bene" - Marvel celebra il ritorno al cinema e svela le prime immagini degli 'Eterni' - Twilight Of The Dead, in lavorazione il film di George A. Romero