Venerdì 19 Aprile 2024

Le balene della Groenlandia non migrano più dall’Artico per lo scioglimento dei ghiacci

Il surriscaldamento globale sta modificando anche le abitudini dei grandi cetacei che vivono nelle acque più a nord del Pianeta

Un gruppo di balene tra i ghiacci dell'Artico

Un gruppo di balene tra i ghiacci dell'Artico

Lo scioglimento dei ghiacci a causa del surriscaldamento globale sta cambiando anche le abitudini migratorie delle balene della Groenlandia, che normalmente svernano nel Mare di Bering e quindi migrano a nord in primavera attraversando lo Stretto di Bering per passare nel Mare dei Ciukci e nel Mare di Beaufort, acque dell’Artico dove questi cetacei trascorrono l’estate e l’autunno.

Nell’Artico 13% di ghiaccio in meno ogni decennio

Il ghiaccio marino gioca un ruolo determinante nella migrazione delle balene della Groenlandia, sia come “timer” che indica quando iniziare a fare rotta verso nuove acque sia perché offre protezione dai predatori a questi cetacei che nuotano molto lentamente e in gruppo. Ma nell'Artico il ghiaccio marino è diminuito di circa il 13% per decennio a partire dal 1979 e quello presente nel Mar di Chukchi, un tempo perenne, oggi non sopravvive più alla stagione dello scioglimento, al punto che è ormai considerato annuale dagli esperti.

Tutti questi cambiamenti indotti dal surriscaldamento globale stanno modificando negli anni anche i tempi migratori della balene della Groenlandia, come ha potuto appurare un team di di ricercatori dell'Oregon State's Marine Mammal Institute analizzando un grande numero di registrazioni effettuate tra il 2009 e il 2021 con dispositivi di monitoraggio acustico posizionati nel Mare di Chukchi, vicino all'ingresso dello Stretto di Bering, che hanno anche rilevato il rumore delle imbarcazioni di passaggio.

Le balene passano sempre più tempo nell’Artico

Dai dati raccolti è emerso che, proprio in seguito allo scioglimento dei ghiacci e all’innalzamento delle temperature, le balene della Groenlandia tendono sempre più spesso a non lasciare l’Artico durante l’inverno o comunque a ritardare di molto la partenza rispetto al passato.

Possono arrivare a 100 anni (clima permettendo)

Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su Movement Ecology, questo cambiamento di abitudini potrebbe influire sulla salute a lungo termine della popolazione di balene (attualmente se ne contano 25 mila, un numero in crescita rispetto al passato). Inoltre, la mancanza di ghiaccio sta aprendo la porta ad altre specie che si spostano nell'Artico, con una conseguente accresciuta competizione per le risorse a disposizione che può mettere in difficoltà i cetacei.

Dotate dei classici fanoni, le balene della Groenlandia si nutrono soprattutto di krill (piccoli organismi invertebrati) e di piccoli crostacei come i copepodi e possono raggiungere le 200 tonnellate di peso e più di 18 metri di lunghezza. La loro aspettativa di vita è stata stimata in 50-75 anni, ma alcuni esemplari sono arrivati fino a 100: ora però il surriscaldamento terrestre sta mettendo a rischio anche la loro salute come quella di altre specie dell’Artico

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