Lunedì 14 Ottobre 2024
OLGA MUGNAINI
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Arrivano Calatrava e LaChapelle. Anche Firenze ha la sua Biennale

La XIV Florence Biennale, diretta da Jacopo Celona, esplora i concetti di identità individuali e collettive attraverso l'arte di 572 artisti provenienti da 84 paesi. Ospiti d'onore David LaChapelle e Santiago Calatrava. Inaugurazione domani 15.00.

Arrivano Calatrava e LaChapelle. Anche Firenze ha la sua Biennale

Arrivano Calatrava e LaChapelle. Anche Firenze ha la sua Biennale

“I am you”. Un invito a riflettere, e rappresentare, i concetti di identità individuali e collettive, nelle loro molteplici accezioni filosofiche, psicologiche, sociologiche e culturali. È il tema che hanno affrontato i 572 artisti provenienti da 84 diversi paesi, in rappresentanza di tutti i continenti, che partecipano alla XIV Florence Biennale. Mostra internazionale di arte contemporanea e design, che si terrà alla Fortezza da Basso di Firenze, da domani al 22 ottobre.

Accanto ad artisti e designer, fotografi, performer già conosciuti e affermati, la Florence Biennale diretta da Jacopo Celona, avrà anche due vere e proprie star: il fotografo americano David LaChapelle e l’architetto spagnolo Santiago Calatrava a cui saranno assegnati rispettivamente, il “Premio Lorenzo il Magnifico” e il “Premio Leonardo da Vinci”, entrambi alla carriera.

Manifestazione che cavalca ritmi, tempi, speranze e angosce contemporanee, la Biennale fiorentina non poteva non risentire degli orrori delle guerra che si scatenata a Gaza. Mancheranno infatti gli artisti israeliani, fra cui Suly Bornstein Wolff, che non sono portuti partire dal loro paese: chi è riuscito a inviare già le sue opere parlerà con la sua arte. Altri, manderanno video e testimonianze anche su come si sta vivendo ora in Israele. E ancora voci e racconti di dolore con l’artista russa Kristina Makeeva, rifugiata in Gran Bretagna dopo l’invasione dell’Ucraina, in totale dissenso col regime di Putin. Anche il giornalista Giammarco Sicuro, in collaborazione con Unicef, proporrà Can you smile for me? L’infanzia sperduta, una suggestiva mostra fotografica che ha per soggetto i bambini coinvolti negli scenari di guerra dei paesi visitati dal reporter della Rai.

Tra i progetti speciali da segnalare I Am Ukraine, con la partecipazione di una decina di artisti provenienti dall’Ucraina, tra cui una coppia di pittrici – madre e figlia – scappate dal paese in guerra. Un altro progetto speciale si intitola I Am Mahsa dedicato a Mahsa Amini, la cui morte ha dato il via alle manifestazioni di protesta contro le repressioni perpetrate dal regime in Iran. In questo spazio il pubblico troverà una selezione più ampia di opere realizzate da artisti, in larga parte donne, quasi tutti residenti in Iran; tra le sculture se ne segnala una che ritrae una ragazza nell’atto di tendere il velo sul proprio volto fino a quasi strapparlo. Da non perdere anche una collezione di gioielli di Sogand Nobahar, MyCity Bloody Teheran, ispirati alle architetture della capitale iraniana, ma che al visitatore appariranno insanguinati per ricordare la violenza delle repressioni in atto.

Per l’inaugurazione, domani alle 15, nel Padiglione Spadolini, è prevista la prima performance dal titolo Blooming womb (Utero in fiore), protagonista Elisabetta Amoruso. Tutto il programma su www.florencebiennale.org