Arriva She-Hulk: chiamatemi supereroina

La serie dedicata alla gigantessa verde compie 40 anni e sbarca sul piccolo schermo. In rampa di lancio anche il serial di ’Ms. Marvel’

Migration

È verde, sexy e alta due metri. E può sollevare un tir con una mano. Si chiama She-Hulk e guida la pattuglia di supereroine che sbarcherà sul piccolo schermo.

In un mercato dove i blockbuster vengono rinviati in continuazione (chiedere al film di Black Widow, prequel sulla superspia degli Avengers, che non vedremo fino al 2021) la Marvel Disney potenzia il parco di contenuti per la piattaforma Disney+. Ecco così il serial di She-Hulk, che proprio quest’anno compie 40 anni tondi, essendo stata creata da Stan Lee, il ‘papà’ di gran parte dei supereroi della casa di New York, nel 1980.

La storia: Jennifer Walters, avvocatessa, rimane coinvolta in un grave incidente e riceve una trasfusione di sangue dal cugino Bruce Banner, l’alter ego di Hulk (che, in quegli anni, era molto popolare grazie al classico telefilm con Bill Bixby). Oltre a salvarle la vita, il plasma la rende simile al gigante di giada – superforza, resistenza e il classico colorito verde della pelle –, anche se Jennifer riesce a trasformarsi a comando. Ben presto, l’avvocatessa perde la capacità di tornare umana, ma non se ne fa un cruccio, anzi.

A far entrare il personaggio nel cuore degli appassionati è, qualche anno più tardi, John Byrne, prolifico scrittoredisegnatore anglo-canadese: con lui, She-Hulk prende una direzione più leggera e paradossale. La gigantessa smeraldo, infatti, ‘sfonda’ la quarta parete e si rivolge direttamente al lettore e agli autori, mostrando il ‘dietro le quinte’ del fumetto supereroistico (un ciclo pubblicato in Italia da Panini Comics).

Bisognerà capire se questa caratteristica sarà trasposta nel serial, in cui la protagonista dovrebbe seguire casi legali che coinvolgono ‘colleghi’ con poteri straordinari.

L’attrice principale dovrebbe essere Tatiana Maslany, vincitrice di un Emmy per la serie Orphan Black. Il condizionale è d’obbligo perché l’attrice, che era stata salutata con un "Benvenuta in famiglia, cugina!" dal collega Mark Ruffalo, il Bruce Banner cinematografico, una decina di giorni più tardi ha ammesso che le trattative sono ancora in corso.

In rampa di lancio anche il serial di Ms. Marvel. Non la bionda Carol Danvers (interpretata da Brie Larson nell’omonimo film) ma l’adolescente americano-pakistana Kamala Khan, uno dei personaggi più recenti della Casa delle Idee (ha esordito nel 2013). Kamala – che ha acquisito il potere di espandere e allungare i propri arti (un po’ come Reed Richards dei Fantastici 4) – si divide tra l’incarico di protettrice di Jersey City e i doveri scolastici e religiosi: è la prima eroina musulmana ad avere un proprio albo.

E, ora, una propria serie tv. A interpretarla una esordiente assoluta: Iman Vellani, poco meno che ventenne. Le riprese dovrebbero iniziare entro la fine dell’anno e i primi mesi del 2021.

La carica delle nuove supereroine è destinata a proseguire. A dicembre sulla piattaforma Disney+ approda WandaVision, ovvero le bizzarre avventure della coppia di Avengers cinematografici formata dalla strega Scarlet (Elisabeth Olsen), in grado di mutare la realtà attorno a sé, e dall’androide Visione (Paul Bettany). Inoltre, i Marvel Studios stanno ragionando se, dopo la tragica scomparsa di Chadwick Boseman, far indossare il costume di Black Panther alla sorella di T’Challa, Shuri (l’attrice Letitia Wright) nel sequel previsto per il 2022. Un avvicendamento che si era visto attorno al 2009-2010 anche nei fumetti.

Infine la Sony (che detiene ancora i diritti legati a Spider-Man) sta sviluppando vari progetti su personaggi femminili: spicca la Spider-Woman che l’attrice Olivia Wilde ha annunciato di voler dirigere. E, questa volta, l’appuntamento dovrebbe essere al cinema (Covid permettendo).

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro