Mercoledì 24 Aprile 2024

Apple Vision Pro: cos’è, a cosa serve, prezzo e quando arriva in Italia

Con Apple Vision Pro l’azienda di Cupertino apre una nuova importante prospettiva sulla realtà aumentata: ecco tutte le novità

Crediti iStock - Il visore per la realtà aumentata di Apple

Crediti iStock - Il visore per la realtà aumentata di Apple

Il futuro è già qui e Apple ne è perfettamente consapevole. In occasione del suo più recente Keynote WWDC 2023 il gigante di Cupertino ha annunciato quello che, da più parti, sembra essere un prodotto rivoluzionario tanto quanto lo erano stati, ai tempi, l’iMac o l’iPhone. Il nuovo gioiellino dell’azienda californiana si chiama Apple Vision Pro ed è un visore che promette di rivoluzionare il modo in cui ci muoveremo all’interno dello spazio virtuale.  

Crediti iStock - Il visore per la realtà aumentata di Apple
Crediti iStock - Il visore per la realtà aumentata di Apple

“Oggi segna l’inizio di una nuova era per l’informatica” ha dichiarato, orgoglioso, il CEO di Apple, introducendo il nuovo dispositivo fiore all’occhiello dell’azienda che guida dal 2011. Per quanto possa sembrare un annuncio esagerato, ci sono certamente le premesse per un importante cambio di prospettiva di un intero settore. Ecco dunque tutto quello che è necessario sapere nel merito della questione.

Cos’è Apple Vision Pro: le caratteristiche

Il visore è concretamente un computer spaziale in grado di fondere alla perfezione lo spazio informatico con quello reale. In apparenza potrebbe non sembrare questa gran rivoluzione, visto e considerato che in commercio erano disponibili ormai da tempo device simili capaci di introdurre gli utenti all’interno di una realtà aumentata estremamente immersiva. C’è però qui una differenza sostanziale che rende il prodotto firmato Apple unico nel suo genere: se la concorrenza aveva basato il funzionamento sulla presenza di controller in questo caso ogni operazione dipende dal solo movimento oculare. Tra le principali novità apportate da Apple a questo tipo di prodotto, inoltre, vale la pena ricordare la presenza di un doppio schermo, mentre altri visori (pensiamo al Quest 3 di Meta) presentano uno schermo singolo. Realizzato con un unico pezzo di vetro laminato tridimensionale, il prodotto si sviluppa a partire da una struttura in lega di alluminio che curva per avvolgere perfettamente il volto dell’utilizzatore. Sul device sono inoltre installati diversi sensori e telecamere fondamentali per orientarsi nello spazio tutto intorno e far vivere un’esperienza ancor più immersiva, anche grazie a piccole casse montate sull’headset che aderendo alle orecchie assicurano un audio spaziale che si mescola senza soluzione di continuità con i suoni del mondo reale. Completano il dispositivo una banda elastica utile ad adattare il prodotto alla forma della testa e una guaina di tessuto per farlo meglio aderire al viso. Apple Vision Pro non permette di vedere direttamente all’esterno: ad ogni modo, le telecamere su di esso installate permettono proprio di interagire con la realtà tangibile proiettandola sui due schermi installati al suo interno. Vale inoltre la pena di ricordare che gli occhi del suo utilizzatore non saranno coperti ma visibili dall’esterno, in modo da rendere più naturale possibile le interazioni con chi non starà indossando Apple Vision Pro (è la funzionalità Eyesight).  

Le specifiche tecniche dell’hardware

Il costo del prodotto, di cui parleremo più avanti, è giustificato da una tecnologia di altissimo livello. L’hardware include infatti due display da 1,41" micro-oled 4k che vantano un’altissima luminosità e densità di pixel per pollice quadrato (si parla di 4000 ppi). Concretamente, il visore è in grado di riprodurre 23 milioni di pixel nello spazio di un paio di francobolli. Il visore Apple funziona a partire da due processori: il primo è l’M2 mentre il secondo (quello che gestisce i microfoni e tutti gli altri sensori legati al movimento di mani e occhi) è l’R1. L’unica informazione che almeno per il momento l’azienda non ha rivelato è la RAM: Apple, d’altra parte, è da sempre abituata a non focalizzarsi troppo su quello che i nerd più incalliti chiamano le “specs”, cioè le specifiche del prodotto in sé.  

A cosa serve?

Secondo alcuni commentatori, l’introduzione nel mercato di un simile oggetto potrebbe, in prospettiva, costituire un serio rischio per tutte le sale cinematografiche, la cui esistenza è tra l’altro già stata messa in discussione dal dilagare delle piattaforme di streaming. Nel concreto, Apple Vision Pro consente di inserirsi all’interno di una realtà virtuale aumentata, interagendo con le proprie app in maniera rivoluzionaria ed estremamente affascinante, ma anche vivendo (e rivivendo) esperienze e ricordi in un mondo parallelo tridimensionale. Grazie ad un simile strumento, dunque, guardare un film non sarà più la stessa cosa: l’utente finale avrà la sensazione di essere al centro della scena, piuttosto che un semplice spettatore passivo. Apple Vision Pro cambierà completamente anche il modo di lavorare, offrendo modalità inedite di multitasking e fornendo nuove aree di lavoro perfette ed estremamente funzionali. Chi crea app, ad esempio, avrà la possibilità di sviluppare schermate in 2D dei software di collaborazione; i content creator potranno inoltre immergersi in un universo fittizio ma estremamente realistico, all’interno del quale avranno infinite opportunità per sviluppare la loro creatività.  

Il problema della batteria

Non è tutto oro quel che luccica, recita il celebre proverbio. Il principio si può certamente applicare anche per questo dispositivo, che per quanto innovativo appare pur sempre come un’ingombrante maschera da sci (i tempi dei micro occhialini da film di fantascienza sembrano almeno per il momento ancora piuttosto lontani). Ma a livello di hardware questo non è nemmeno l’unico problema che è stato segnalato dagli hater della “Mela”. Non c’è dubbio che uno dei problemi principali legati al device sia quello della batteria, che è piuttosto scomoda essendo essa esterna. Scarsa, per ora, è anche la stessa autonomia del visore, che senza ricarica può funzionare per un tempo massimo di due ore circa. Certo, nulla vieta di poterne usufruire all’infinito quando il dispositivo è collegato alla corrente elettrica via cavo, ma è chiaro che in qualche modo la praticità ne possa risentire. Si tratta pur sempre del primissimo modello e non è dunque da escludere che in futuro Apple applichi al prodotto modifiche in grado di migliorarne ulteriormente le performance.  

Il prezzo (e le relative reazioni)

Apple è nota per essere la multinazionale tech con i prezzi più alti in assoluto in circolazione. E anche per quanto riguarda Apple Vision Pro si parla di un costo non esattamente accessibile a tutte le tasche. Il modello presentato nel più recente Keynote di Tim Cook sarà venduto a 3499 dollari, ovvero circa 3265 euro se consideriamo il cambio attuale. È interessante notare a proposito come siano già numerose online le reazioni sconcertate a questa tariffa: c’è per esempio un divertente video, virale su TikTok e Twitter, dove è possibile assistere alla prima reazione dei partecipanti alla presentazione, che al momento del big reveal hanno fatto partire un (dopo tutto) comprensibile boato di stupore. Prima di poterlo acquistare, ad ogni modo, sarà necessario attendere ancora un po’. L’immissione nel mercato di questo nuovo dispositivo è prevista per la prima metà del 2024. Non sono a nostra disposizione, momentaneamente, delle date precise per il suo rilascio nei vari Paesi del mondo.