Mercoledì 24 Aprile 2024

Ecco come le api fanno surf sull’acqua

Una incredibile scoperta sullo stile di navigazione delle api: creano un’onda e la cavalcano proprio come un surfista

Lo stile di nuoto delle api sta ispirando anche i robot

Lo stile di nuoto delle api sta ispirando anche i robot

E ora scopriamo che le api fanno surf. Ce lo rivela un ingegnere del Caltech (Stati Uniti) che camminando nel campus ha visto un'ape bloccata nell'acqua dello stagno e approfondendo la dinamica ha scoperto che questi insetti si muovono in un modo davvero unico sulla superficie dell’acqua: in sostanza surfano creando una specie di pellicola fra acqua e aria e sfruttando una forza di spinta. Un processo che si sta rivelando utile anche per costruire robot.

Come nuota l’ape

Chris Roh, questo il nome del ricercatore, ha osservato le api durante l’ultima grande siccità della California, quando la fontana dello stagno era stata spenta e l'acqua era ferma. A mezzogiorno, quando il sole ha proiettato le ombre dell'ape, si sono potute vedere onde agitate dagli sforzi dell'ape, i cui riverberi arrivavano direttamente sul fondo della piscina. Quello che ha notato Roh è che le ombre sul fondo della piscina rispecchiavano l'ampiezza delle onde generate dalle ali dell'ape in superficie, cosa che lo ha fatto decidere di condurre esperimenti in laboratorio con le api, ricreando le condizioni dello stagno insieme a un professore di aeronautica e bioingegneria di Caltech.

Cavalcare l’onda con le ali

I risultati, pubblicati negli atti della National Academy of Sciences e supportati dal video sotto, raccontano che quando un'ape atterra sull'acqua, questa si attacca alle sue ali, privando l’insetto della capacità di volare. Ma la viscosità che si crea nel contatto ali-acqua consente all'ape di trascinare l'acqua sbattendo le ali, creando così delle onde (asimmetriche) che la spingono in avanti con una minima forza, circa 20 milionesimi di Newton. L’ape, grazie a questa inerzia, comincia così a cavalcare l’onda come se facesse surf, o come un aliscafo. È curioso scoprire che durante questo processo, il lato dorsale (o superiore) dell'ala dell’ape rimane asciutto mentre la parte inferiore si attacca letteralmente all'acqua. Questo conferisce una forza extra, che gli insetti sfruttano per andare in avanti speditamente.

Dalle api ai robot

"L'acqua è tre ordini di grandezza più pesante dell'aria, motivo per cui intrappola le api”, spiega Roh, ed è il motivo per cui l’ape non riesce a riprendere il volo: non ha abbastanza forza per uscire dallo stagno. Ma il peso dell’acqua riesce appunto a spingere la surfata dell’ape, che trova propulsione per raggiungere il bordo, per poi trascinarsi sulla terra e volare via. Si tratta di un movimento mai documentato in altri insetti e rappresenta un adattamento unico da parte delle api. E ci sono ricadute pratiche: al Caltech hanno già iniziato ad applicare questi risultati alla ricerca sulla robotica, s viluppando un piccolo robot che utilizza un movimento simile per navigare sulla superficie dell'acqua.

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