Aperta la caccia ai gioielli della figlia adottiva di Napoleone

A 200 anni dalla morte di Bonaparte va all’asta la collezione appartenuta a Stéphanie de Beauharnais: "Coincidenza straordinaria"

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Un’asta particolarmente preziosa per commemorare i duecento anni dalla morte di Napoleone: è quella dei gioielli appartenuti alla sua figlia adottiva. "Una straordinaria coincidenza", ha detto l’esperto di Christie’s Lucas Biehler annunciando la vendita della spettacolare parure di zaffiri e diamanti proveniente dalla collezione di Stéphanie de Beauharnais, granduchessa di Baden, il 12 maggio a Ginevra.

I nove pezzi, tra cui un diadema, un collier, un paio di orecchini, due pendenti, spille, un anello e un braccialetto, saranno offerti all’asta come lotti individuali con la collana stimata tra 160mila e 290mila franchi svizzeri (il cambio in euro è pressoché alla pari): in totale, 38 zaffiri provenienti dallo Sri Lanka furono utilizzati per creare questa parure all’inizio dell’Ottocento. La collezione comprende anche l’importante corona di zaffiri di Maria II, Regina di Portogallo, con al centro un notevole zaffiro birmano.

Nata in una famiglia di piccola nobiltà a Versailles all’inizio della rivoluzione francese, Stéphanie era figlia di un cugino di Alexandre Beauharnais, il primo marito di Josephine Tascher de la Pagerie che nel 1796 avrebbe sposato Napoleone. Giovane e bella, Stéphanie era stata invitata dalla zia a corte poco dopo il matrimonio. Napoleone, che all’epoca non aveva un erede legittimo, adottò la ragazza, rimasta orfana da bambina, garantendole appartamenti nel palazzo della Tuileries e il titolo di Altezza Imperiale. Il matrimonio con il principe Carlo di Baden fu un colpo diplomatico che garantì alla Francia un’alleanza strategica con la Germania.

Le nozze furono celebrate a Parigi nel 1806: tra i tesori della dote, una collana di diamanti e smeraldi dono personale dell’imperatore oggi al Victoria and Albert. La parure era appartenuta in precedenza a Horthense de Beauharnais, la figlia di Josephine e Alexandre. Hortense e Stéphanie erano molto amiche soprattutto dopo la morte prematura del principe di Biden nel 1818.

Il figlio di Hortense fu poi incoronato imperatore dei francesi nel 1952 col titolo di Napoleone Terzo e Stephanie tornò a corte, benvenuta alle Tuileries dopo anni passati in Germania. Dopo la sua morte nel 1860 i suoi gioielli frono divisi tra gli eredi. La parure di diamanti e zaffiri passò alla figlia Josephine Hohenzollern Sigmarinen, e poi attraverso la famiglia. Raramente è stata vista in pubblico fino ad oggi.

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