Giovedì 25 Aprile 2024

Gli animali che vivono in città cambiano i loro orari di attività

La vita urbana spinge i mammiferi selvatici a modificare i loro ritmi di vita e cambia anche le interazioni fra le specie

I mammiferi si adattano alla città modificando le loro abitudini

I mammiferi si adattano alla città modificando le loro abitudini

Abitare in città comporta adeguarsi a determinati ritmi, e questo non vale solo per gli esseri umani. Anche gli animali finiscono per cambiare i loro naturali orari di attività, verosimilmente per evitare il più possibile i contatti con le persone. Lo hanno scoperto gli scienziati dell'Università dello Utah, che a differenza di altre ricerche simili, di solito concentrate su una singola specie, hanno studiato i comportamenti di diversi mammiferi e come la vita in città cambi le loro interazioni. Aiutati da volonterosi citizen scientist locali, i ricercatori hanno posizionato oltre trecento fototrappole nella Salt lake Valley, dove sorgono Salt Lake City e i suoi sobborghi, e nella foresta di Uinta-Wasatch-Cache, in modo da raccogliere dati sia relativi agli ambienti urbani sia a quelli naturali. Durante le estati del 2018 e del 2019 le fotocamere hanno immortalato 19mila avvistamenti di coyote, cervi mulo, procioni, scoiattoli e puzzole, le specie di mammiferi selvatici più comuni in quelle zone. Rispetto ai loro "cugini di campagna", gli animali che vivono in città hanno mostrato abitudini diverse, a parte puzzole e procioni che in entrambi i contesti si muovevano preferibilmente di notte. Nei loro habitat naturali coyote, cervi e scoiattoli di solito sono più attivi all'alba e al tramonto, mentre in città i coyote seguivano orari notturni, i cervi e gli scoiattoli invece preferivano le ore diurne. I ricercatori hanno notato che in questo modo gli scoiattoli riuscivano a ridurre le interazioni con gli essere umani, mentre i cervi le aumentavano. Entrambe le specie inoltre diminuivano i possibili incontri con i coyote nottambuli, i quali vedevano quindi ridursi le occasioni di cacciare le loro prede abituali. "Questi risultati mostrano che i cambiamenti negli orari degli animali si estendono a molteplici specie all'interno di un ecosistema", spiegano i ricercatori; "Adesso sarà possibile imparare di più su come e perché gli animali cambino i loro comportamenti in risposta all'attività degli esseri umani e cosa implichino questi cambiamenti per il loro ecosistema". Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Global Ecology and Conservation.

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