Animali a rischio di estinzione, le buone e le cattive notizie del 2021

Il Wwf dell'Austria e quello della Germania hanno fatto il bilancio dell'anno appena trascorso: ecco come è andato per le specie in pericolo

Quella del 2021 è stata un'altra estate difficile per l'orso bianco

Quella del 2021 è stata un'altra estate difficile per l'orso bianco

Procedendo di questo passo, nei prossimi decenni un milione di specie potrebbero scomparire dalla faccia della Terra: il più grande evento di estinzione di massa dalla fine dell'era di dinosauri. Il monito giunge dal resoconto annuale pubblicato dal WWF dell' Austria e della Germania (in tedesco). Che però, insieme alle previsioni fosche, porta anche notizie positive: si intitola infatti 'Vincitori e sconfitti del 2021' e fa un bilancio di alcune delle storie più significative sullo stato della conservazione degli animali, sia quelle brutte sia quelle belle che infondono un po' di ottimismo.

Gli animali a cui è andata male nel 2021

È stato un anno da dimenticare per l'elefante africano di foresta: come già si temeva, è stato ufficialmente classificato specie in pericolo critico – ossia con una elevata probabilità di estinzione – nella lista rossa IUCN. Negli ultimi 31 anni la sua popolazione è diminuita dell'86%. Sempre secondo la lista rossa, dal 2021 un terzo delle specie di squali e razze risulta a rischio. Gli orsi bianchi hanno trascorso un'altra estate difficile per via delle temperature record che si registrano nelle regioni artiche da diversi anni. Nel 2035 il ghiaccio potrebbe essere sparito del tutto, ed entro la fine del secolo la stessa sorte potrebbe colpire gli orsi. Negli ultimi anni la nacchera (Pinna nobilis), anch'essa in pericolo critico di estinzione, è scomparsa in molte zone del Mediterraneo, stroncata da un parassita che prolifera nelle acque sempre più calde. Per colpa della pesca eccessiva e del riscaldamento globale, si è verificata un'apocalisse di merluzzi nel Mar Baltico; la situazione è delicatissima anche per i pesci migratori europei di acqua dolce, come i salmoni e gli storioni.

Gli animali che hanno "vinto" nel 2021

Nel 2000 l'aquila grigia era considerata ormai estinta in Austria, ma è stata reinserita con successo e oggi sono presenti 44 coppie nidificanti. La popolazione della rarissima lince pardina della penisola iberica, che era sull'orlo dell'estinzione, è aumentata di dieci volte negli ultimi 18 anni e oggi conta 1111 esemplari. Anche lo sforzo congiunto di WWF e governo del Nepal per proteggere i rinoceronti indiani, minacciati dal bracconaggio e dalla perdita dell'habitat, sta dando i suoi frutti: dal 2005 a oggi il loro numero è raddoppiato. Del coccodrillo siamese restano allo stato brado poche decine di individui, ma nel settembre scorso una missione di ricerca in Cambogia ha trovato otto esemplari giovani: era da oltre dieci anni che nel paese non si registravano nascite in natura. Infine, il 2021 è stato fortunato per l'avvoltoio barbuto, reintrodotto nelle Alpi dopo che era scomparso decenni fa: la sua popolazione è cresciuta di cinquanta giovani rapaci e adesso conta trecento esemplari.

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