di Beatrice Bertuccioli
Una serie dal capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa già film di Visconti, Il Gattopardo, diretta dal regista inglese Tom Shankland e la prima di tema natalizio, Odio il Natale, con Pilar Fogliati. Un film tutto azione e adrenalina con un inedito e palestrato Alessandro Gassmann, Il Mio Nome è Venedetta, e il primo reality, Summer Job, con Matilde Gioli al debutto come conduttrrice. Ieri Netflix ha inaugurato la sua sede italiana, a Roma, in un prestigioso villino a due passi da via Veneto, dove lavorano attualmente una settantina di persone, e lo ha fatto annunciando i progetti in cantiere alla presenza di Reed Hastings, fondatore e Co-Ceo di Netflix, che in Italia ha quasi raggiunto i 5 milioni di abbonati.
Un’offerta ampia e varia che comprende film, serie, docu-serie e programmi tv. Tra i film in uscita nel 2022, oltre a Il Mio Nome è Vendetta ("È il mio primo film d’azione e in quattro mesi mi ha permesso di rimettermi in forma, cosa che alla mia età credevo improbabile. Ammazzo un sacco di persone – ha raccontato Gassmann, 57 anni – e mi sono divertito moltissimo, per cui voglio continuare a fare solo questo"), Per lanciarsi dalle stelle, dal romanzo di Chiara Parenti, e Rapiniamo il Duce, regia di Renato De Maria. Che spiega: "È l’impresa impossibile compiuta da personaggi improbabili (interpretati da Pietro Castellitto, Matilda De Angelis, Maccio Capatonda, Tommaso Ragno) che tra il 15 e il 25 aprile del 1925 cercano di rapinare il tesoro di Mussolini"; nel cast anche Isabella Ferrari e Filippo Timi.
Spiega Sara Furio, direttrice dei film per l’Italia: "Vogliamo portare sempre nuove e ambiziose storie italiane in tutto il mondo". Un desiderio condiviso da Tinny Andreatta, vicepresidente delle serie originali italiane, che dice: "Vogliamo raccontare l’altra faccia dell’Italia, quella misteriosa, proibita, coraggiosa". Serie, alcune, già in avanzata fase di realizzazione come La vita bugiarda degli adulti, da Elena Ferrante, con Valeria Golino o Briganti, sul fenomeno del brigantaggio nell’Italia post unitaria, ma raccontato da un’ottica femminile. Tra quelle ancora in fase progettuale, una nuova serie d’animazione di Zerocalcare, e le docu-serie Wanna sulla Marchi, e Il caso Alex Schwarzer.
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