Giovedì 25 Aprile 2024

Le 1200 anatre che lavorano in un vigneto del Sudafrica

Una strategia per ridurre il ricorso a pesticidi e trattamenti chimici

La marcia delle anatre che vanno in vigna - Foto: instagram/vergenoegd_low_wine_estate

La marcia delle anatre che vanno in vigna - Foto: instagram/vergenoegd_low_wine_estate

Fra le varie strategie che i viticoltori adottano per ridurre il ricorso a pesticidi e trattamenti chimici, ci sono anche… le anatre. Una cantina del Sudafrica, la Vergenoegd Low Wine Estate, ha arruolato un esercito di 1200 anatre che tutti i giorni passano al tappeto le vigne mangiando lumache, larve di zanzara e altri animali infestanti nocivi. Non è l'unica azienda a ricorrere ai pennuti: ad esempio, la cantina biologica Di Filippo in provincia di Perugia ha 400 oche che scorrazzano tra i filari nutrendosi dell'erba e tenendoli puliti. Ma l'enorme numero di aiutanti all'opera nella Vergenoegd Low ne fa un caso probabilmente unico al mondo. Le anatre sono di una antica varietà domestica chiamata corritrice indiana. Non volano, hanno una postura eretta simile a quella dei pinguini e, a differenza delle altre anatre, non camminano ciondolando ma procedono a velocità spedita. Una caratteristica che le rende perfette per coprire l'estensione del vigneto. Vivono in diverse colonie sparse sule rive del laghetto che si trova all'interno della tenuta. Hanno un'indole docile e tranquilla; a proteggerle ci pensano le loro guardie del corpo, un drappello di oche rumorose e aggressive che tengono alla larga rapaci e manguste. Ogni giorno alle dieci e mezza le anatre raggiungono le vigne trottando e si mettono all'opera spazzando via lumache e parassiti dai tronchi e dalle foglie delle viti; alle quattro del pomeriggio finiscono il turno nei campi e tornano a casa. Al di là della loro utilità per la salute dell'uva, le anatre sono diventate un'attrazione in se stesse e richiamano numerosi visitatori che vengono ad ammirare la starnazzante sfilata del mattino. In cantina sono considerate collaboratrici preziose e trattate con cura e rispetto, e non concludono la loro esistenza in padella: quando un'anatra diventa troppo vecchia per lavorare nelle vigne, viene lasciata libera di godersi la "pensione" sull'isola del lago fino al termine naturale della sua vita. Leggi anche: - Riscaldamento globale, le specie marine stanno cambiando casa - Il topo che vive a 6739 metri di altezza: record per i mammiferi - Dieci webcam per guardare panda, gorilla e pinguini in diretta
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