Mercoledì 24 Aprile 2024

Alla ricerca di mamma Romy

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"Ti guardo dormire. Sono accanto a te, mia Puppelé, Bambolina. E penso che sei bella, e che forse non lo sei mai stata così tanto. Per la prima volta nella mia vita e nella tua ti vedo serena, in pace. Come sei calma, come sei bella. Sembra che una mano abbia dolcemente cancellato dal tuo viso tutte le angosce. Ti guardo dormire. Penso a te, a me, a noi": così inizia l’unica lettera d’amore scritta da Alain Delon nella sua vita. La data è 29 maggio 1982, giorno della morte di Romy Schneider, con cui Delon è stato insieme dal ’58 al ’64. Adesso, a raccontare Romy è la figlia della Schneider, Sarah Biasini, nata nel ’77 dal secondo matrimonio dell’attrice con il giornalista Daniel Biasini (il primo figlio, David, lo ebbe nel ’66 dal primo marito, il regista Harry Meyen; David morì un anno prima della madre, nell’81, a 14 anni, scavalcando il cancello di casa e restando infilzato nell’inferriata).

Il libro di Sarah, appena uscito in Francia, s’intitola La beauté du ciel, La bellezza del cielo, ed è a scritto, sotto forma di lettera, per la figlia Anna. Nella sua opera l’autrice ha deciso di parlare della madre, persa quando aveva soltanto 4 anni, dei sentimenti che ha sempre nutrito nei suoi confronti e degli amori della sua vita. "Tutti possono pronunciare il nome di mia madre" scrive Sarah. "Tutti conoscono lei e la trilogia di Sissi, o almeno ne hanno sentito parlare. Ma nessuno piangerà quanto lo farò io, se penso a lei".

Nelle pagine del libro, al fine di riavvicinarsi alla madre, Sarah, 43 anni, va alla ricerca degli uomini che la Schneider ha amato durante la sua vita: da Alain Delon, di cui l’autrice dice: "Ci siamo incontrati tardi ma è stato molto bello e commovente, c’è stata una cosa così grande tra loro", fino a Claude Sautet e a Michel Piccoli.

Nella foto a sinistra: la piccola Sarah con mamma Romy

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