Giovedì 18 Aprile 2024

Alessandro Borghi: "Il mio futuro? Cocomeraio o superstar per Nolan"

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Alessandro Borghi è protagonista di The Hanging Sun, il film di Francesco Carrozzini presentato ieri sera, fuori concorso, come evento di chiusura della Mostra. Nel film, che uscirà in Italia domani per poi approdare sulle piattaforme (è stato prodotto da Sky) Borghi recita con mostri sacri del cinema internazionale come Peter Mullan. È un thriller ambientato in Norvegia, tra le foreste dell’estremo Nord dove d’estate il sole non tramonta mai. Tratto dal best seller di Jo Nesbo Sole di mezzanotte, vede Borghi nel ruolo di un criminale che si imbatte in una ragazza in fuga, con il figlioletto, da una serie di violenze fisiche e psicologiche. Borghi dovrà compiere delle scelte pericolose fra il crimine e i sentimenti.

Il regista, Francesco Carrozzini, già apprezzato regista di videoclip per grandi star del pop, da Lana Del Rey (sua ex fidanzata) a Beyoncé, è il figlio di Franca Sozzani, storica direttrice di Vogue Italia alla quale ha dedicato un documentario, presentato nel 2016 alla Mostra. È alla sua prima esperienza come regista di un lungometraggio. "Ce l’ho messa tutta perché non fosse insieme la prima e l’ultima volta", dice con discreta ironia.

"Sono felice che il film esca al cinema: io ho fatto questo lavoro perché mi emozionavo nella sala cinematografica, fin da ragazzino", dice Borghi. "Non è vero che il cinema in sala sia morto: io vado spesso a Londra, e me ne vado all’Imax, il cinema con lo schermo enorme. Lì il biglietto costa 28 sterline, un’enormità: eppure la sala era strapiena, e davano Top Gun: Maverick. Allora la domanda è: perché non proviamo a fare dei bei film che riempiano le sale? In Italia ci sono bravi sceneggiatori, bravi registi e bravi attori, ma spesso si fanno film mediocri o brutti. Perché cerchiamo di inseguire il pubblico. E quando cerchi di piacere a tutti, alla fine rischi di non piacere a nessuno". Riguardo alla sua carriera – sempre più internazionale – Borghi dice: "Io non lo so come andrà, l’anno prossimo magari sarò a Porta Portese a vendere cocomeri. L’importante è non crederci mai quando qualcuno ti fa un complimento. Se penso al cinema d’oltre Oceano? Certo, se Nolan chiedesse di me, non mi farei pregare!".

Giovanni Bogani

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