Alessandro Borghi: “Ho la sindrome di Tourette, l’ho scoperto grazie alla mia compagna”

L’attore romano come il comico Claudio Colica e la cantante Billie Eilish

Alessandro Borghi e Gianluca Gazzoli

Alessandro Borghi e Gianluca Gazzoli

Alessandro Borghi ha la sindrome di Tourette. Dopo Claudio Colica, componente insieme al fratello del duo comico 'Le Coliche", e Billie Eilish, cantante di fama internazionale, anche l'attore romano, stella del cinema italiano nel mondo, racconta di essere affetto da questa sindrome. E lo ha rivelato durante il podcast Bsmt di Gianluca Gazzoli.

"Ho scoperto di avere la Tourette quando ho conosciuto la mia compagna, che è una psicologa (Irene Forti, ndr)" ha raccontato Alessandro Borghi. "Un giorno la mia compagna mi ha fatto una domanda a bruciapelo e mi ha chiesto da quanto tempo avessi i miei tic. 'Tu non hai tic, tu hai la Tourette, ce l'hai motoria e non ce l'hai verbale, mi ha detto".

"Il problema è questo - ha proseguito l'attore -: la Tourette famosa è quella delle parolacce, quella della gente che a un certo punto bestemmia, perché è quella che si conosce di più, perché è quella più aggressiva. C'è invece tutto un mondo che riguarda la parte motoria, dei tic a tutti gli effetti. Solo che il tic viene da una sindrome dello stress post traumatico, da una cosa che ti è successa e il tic è il tuo modo di rispondere a quella cosa e quindi si può guarire. Dalla Tourette no, perché è una cosa neurologica. È come uno starnuto, quando ti viene da starnutire, devi farlo".

"Di solito quando recito - ha spiegato - la Tourette sparisce, infatti a volte i registi mi chiedono di inserire qualche tic nel personaggio, ma per me è difficilissimo, perché devo recitare. La comparsa dei tic corrisponde a picchi emotivi, mi succede se sono molto felice, molto stanco, molto stressato e soprattutto quando ci sono situazioni che mi mettono a disagio".

Per Borghi, "è bellissimo sapere che non c'è una cura a una cosa che hai, certo è una frase forte, perché ci sono persone che hanno cose brutte, però quanto è brutto non avere una risposta, rispetto ad averla brutta... quel limbo strano di non sapere esattamente cos'hai e se puoi curarla o controllarla".

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