Morto Aldo Biscardi, papà de 'Il processo del lunedì'

Roma, 8 ottobre 2017 - E' morto Aldo Biscardi, giornalista e conduttore televisivo noto per l'ideazione e la conduzione del programma televisivo 'Il processo del Lunedì'. A dare la notizia è stata la famiglia. Il giornalista, che si è spento stamani a Roma, era ricoverato da qualche settimana al Policlinico Gemelli, assistito dai figli Antonella e Maurizio.

Nato a Larino (Campobasso), Biscardi avrebbe compiuto 87 anni a il 26 novembre prossimo. Approdato al giornalismo nel 1952 come collaboratore del quotidiano Il Mattino, è poi passato in Rai nel 1979 per restarci fino al 1983, raggiungendo la carica di vicedirettore del Tg3. E proprio sulla terza rete pubblica nel 1980 lanciò 'Il processo del Lunedì', trasmissione di dibattiti sul mondo del calcio, soprattutto sul campionato di Serie A, prima curandone l'ideazione e la realizzazione, poi, nel 1983, prendendone la conduzione in prima persona.

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Dopo qualche anno, grandi successi e molte polemiche, nel 1993 Biscardi lasciò la Rai per passare a Tele+, dove esordì col nuovo programma 'Il processo di Biscardi'. Il nuovo talk show fu poi trasferito, sempre con la stessa fortunata formula su altre emittenti, da Telemontecarlo a 7 Gold. Ha seguito tutte le edizioni dei Mondiali di calcio a partire dal 1958 e, dalla stagione televisiva 2008/09, ha affiancato la conduzione del suo talk show sportivo al ruolo di 'inviato' per la trasmissione 'Quelli che... il calcio'. Nel 2015 ha lasciato ai figli il marchio della suo 'Processo'', che vanta il record di longevità certificata dal Guinness dei primati (già nel 2013 ne aveva riconosciuto 33 edizioni consecutive con lo stesso conduttore).

Da tempo lontano dal video, la morte di Biscardi è giunta proprio nell'anno dell'esordio in serie A della Var, quella 'moviola in campo' che lui aveva sempre sostenuto come sistema necessario per aiutare gli arbitri grazie alle tecnologie disponibili.

BERLUSCONI -  Arriva in serata il ricordo di Silvio Berlusconi. "Perdo un amico", dice il Cavaliere, un personaggio "innovatore in tutto, nel linguaggio televisivo come nella visione del calcio, anticipando soluzioni che oggi sono realtà, come la moviola in campo".