Morto Albert Finney, il padre sognatore di 'Big Fish'

Si è spento a 82 anni dopo una breve malattia. Nominato cinque volte all'Oscar, non ha mai vinto la statuetta ma ha ottenuto tre Golden Globe

Albert Finney in una scena del film Erin Brockovich

Albert Finney in una scena del film Erin Brockovich

Roma, 8 febbraio 2019 - L'attore britannico Albert Finney è morto a 82 anni. In un comunicato la famiglia dice:  "Ci ha lasciato serenamente dopo una breve malattia con i suoi cari al fianco".   Finney è stato nominato cinque volte all'Oscar senza però mai vincere il premio, ma ha ottenuto tre Golden Globe. Ha cominciato la sua carriera in teatro con la Royal Shakespeare Company. Ha recitato in film celebri come 'Tom Jones' (1963) e 'Assassinio sull'Orient Express' (1974) e 'Erin Brokovich' (2000).

Diplomato alla Royal Academy of Dramatic Arts, Finney ha esordito in teatro prima di esordire sul grande schermo. Il suo primo successo è stato 'Tom Jones' (1963), del regista Tony Richardson, tratto dal romanzo omonimo di Henry Fielding.  Tra i film importanti della sua carriera ricordiamo anche 'Due per la strada' (1967), dove recita a fianco di Audrey Hepburn, 'Assassinio sull'Orient-Express' (1974), dove interpreta Poirot in un cast internazionale di grandi attori, tra i quali Lauren Bacall, Sean Connery e Ingrid Bergman (per il film viene nominato al Premio Oscar al miglior attore), 'Il servo di scena' (1983), diretto da Peter Yates, 'Sotto il vulcano' (1984), diretto da John Huston, 'Un ostaggio di riguardo' (1987), di Alan J. Pakula e 'I ricordi di Abbey' (1994), di Mike Figgis, entrambi insieme con il giovane Matthew Modine.

Tra i suoi ultimi lavori sono da ricordare 'Erin Brockovich - Forte come la verità' (2000), 'Big Fish'- Le storie di una vita incredibile', (2003), diretto da Tim Burton, 'Un'ottima annata' di Ridley Scott (2006) e 'Onora il padre e la madre' di Sidney Lumet (2007).

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