Mercoledì 24 Aprile 2024

Albano ’the voice’, di padre in figlia "Porto Jasmine a valutare i senior"

di Barbara Berti

Tale padre, tale figlio. Era già successo con Roby Facchinetti e Dj Francesco nel 2015: il tastierista dei Pooh e il figlio dividevano la stessa poltrona di coach della terza edizione di The Voice of Italy, il talent musicale andato in onda dal 2013 al 2019 in prima serata su Raidue.

Ora lo show si rinnova, diventa over 60 (The Voice Senior), trasloca sulla rete ammiraglia ma ritrova una coppia tra i giudici.

Al Bano e la figlia Jasmine Carrisi. Se per il ‘leone’ di Cellino San Marco si tratta di un ritorno – era tra i giudici anche nell’edizione 2018 – per la 19enne figlia d’arte è il debutto assoluto in tv. Primogenita della coppia Carrisi – Lecciso, Jasmine esordisce al cinema a 17 anni nei panni di Isabella D’Aragona nel film La Dama e l’Ermellino ma è la musica la sua più grande passione, tanto che a giugno scorso pubblica il suo primo singolo Ego. E, adesso, questa nuova avventura accanto al suo pigmalione.

"Sarebbe bello fare insieme questa esperienza" aveva detto qualche tempo fa Al Bano spiegando che, viste le differenze in ambito musicale, "nei confronti di chi si esibisce avremmo due punti di vista diversi: il suo, giovane e attento alla musica rap e il mio, diciamo, pop classico".

Accanto ad Al Bano e figlia, il programma conta la presenza di due veterani come Loredana Bertè – “cerco una voce che faccia rumore” annuncia via social la cantautrice – e Gigi D’Alessio – vincitore della sesta edizione con la giovane Carmen Pierri – e il rapper Clementino, all’esordio come giudice in un talent.

Alla guida di The Voice Senior – in partenza su Raiuno il 27 novembre per cinque puntate – ci sarà Antonella Clerici, per una conduzione “defilata e moderna”. La vera novità, però, sono i protagonisti: tutti over 60 con la passione per il canto.

"Sono concorrenti che partecipano a un grande gioco. Non devono diventare famosi, non si aspettano una carriera luminosa" dice la Clerici che non vuol sentir parlare di talent ma di puro intrattenimento televisivo.

La gara, comunque, c’è e come in passato si parte dalle esibizioni ‘alla cieca’, le ‘blind audition’ durante le quali i giudici dovranno ascoltare l’esecuzione di ogni singolo brano senza poter vedere il volto di chi sta cantando.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro