Mercoledì 24 Aprile 2024

ADOLESCENZA MAGICA IN PASSERELLA A PARIGI

di Eva Desiderio

Vogliono sapere, vestirsi per distinguersi, esprimere chi sono anche con un abito, una scarpa, un taglio di capelli, un anello o una collana. Uno smalto o un mascara per esaltare mani e occhi e gridare la libertà. Una tendenza esplosa al pret-à-porter di Parigi che ha lanciato la moda dell’adolescenza, quel tempo fatato e difficile della vita di ognuno spesso trascurato. Due i brand che hanno puntato in questa direzione: Louis Vuitton e Miu Miu. Per Vuitton, che ha sfilato al Musèe d’Orsay, Nicolas Ghesquière, direttore creativo, parla di fantasia adolescenziale libera dal conformismo, collage lontano dagli echi punk-rock del passato e vicino a una nuova educazione vestimentaria.

Mescolare è la parola d’ordine tra scamiciati a trapezio e gonne foulard, cravatte sbarazzine e maglioni pesanti legati in vita, giacche over come per nascondersi dentro, polo floreali con le immagini dell’età della post-innocenza del fotografo David Sims coi poster degli idoli anni Novanta. Guesquière lancia in sfilata per l’inverno 2022-2023 La Petite Malle V col famoso loop rivisitato in versione oversize, ai piedi stivali da equitazione. Minigonne a pieghe come quelle usate un tempo sui campi di tennis sono il motivo dominante e d’effetto di Miu Miu, linea amatissima da Miuccia Prada che si avventura per la prima volta nel territorio della dualità di genere. Casting di identità diverse che sfila al Palais de Iena tra le opere degli svedesi Nathalie Djurberg & Hnas Berg. Ballerini e calzettoni di lana, borse gauffrè di raso, spalle enermo su cappotti da sartoria, mocassimi e cinture sui fianchi, vita nuda, minishort su byker di pelle usurata questa la nuova Miu Miu.

Fa un elegante tributo al teatro Andreas Kronthaler per Vivienne Westwood nello storico locale da avanspettacolo La Nouvelle Eve. Abiti nobili e formali alla maniera della ’Maestra del Punk’ e del più giovane marito: una passerella che sembra una rassegna d’arte in movimento, tra gentilezza di forme e rispetto di stile. "Ho cercato di trovare la musa in me – racconta Andreas – e ora posso dire: questo sono io!".Tra il pubblico c’è Rick Owens, poi accanto Rosita Cataldi dello Studio Cataldi di Prato: a lei sono andati i fiori di Andreas e Vivienne con riconoscenza. Piume in testa e guanti da moschettiere, cappotto alla Savile Road, pantofole tirolesi, giacche corsetto, ponchos, minigonna nera per lui e immensa gonna di taftas verde per lei, stivaloni rossi e abiti drappeggiati a tutto sexy.

Sorprendente Valentino con Pierpaolo Piccioli impegnato in un defilè tutto rosa, il suo nuovo colore che lancerà con Pantone e che si chiama Valentino Pink PP Collection e il nero. Un mondo in rosa ma grintoso, senza distinzione di colore tra uomini e donne, tra camicie lunghe con le ruches, gonne a trapezio portate col reggiseno,tute di paillettes, scarpe con zeppe, pelliccia di cigno, miniabiti, top nude look, enormi cappe. Piccioli con il fiocco dai colori ucraini sul pull dice di "aver portato il palazzo in strada" col suo rosa che è "la liberazione dalla realtà, perché vestirsi di un solo colore cambia la persona", col nero "che non è un altro colore ma la summa di tutti i colori".

Passerella di vetro da Givenchy con un’eleganza quasi quotidiana a tinte scure: Matthew Williams sta prendendo confidenza col brand del Gruppo LVMH. Kitose Abe per Sacai lavora in modo straordinario intorno al corpo delle donne. All’Hotel de la Ville pantaloni immensi, canotte di seta minimal, trench desiderabili mentre la musica di John Lennon inonda la passerella. Delicatezza è il must di Giambattista Valli che inneggia ai miniabiti e ai fiocchi super chic, da Chanel Virginie Viard che è l’erede di Karl Lagerfeld fa un inno al tweed tappezzando di tessuto il Grand Palais Ephemere: classicità rinnovata e moderna tra minigiacche e stivaloni, cappotti bon ton, calze di lana coordinate al tweed del tailleur, vita nuda, stivali da giardiniere di gomma logata, cardigan comfort e borsette coordinate col le collane di perle dorate: una moda tutta da comprare questa di Chanel.

Nero, bianco osso e oro i colori dominanti di Schiaparelli (Gruppo Tod’s) per una moda che parla attraverso i simboli surrealisti della maison al 21 di Place Vendome. Gianfranco Maccarrone ad di Au Départ Paris è orgoglioso della nuova collezione per l’inverno 22-23 che lancia il rosso ciliegia come colore principale. Spicca la Souple Bag reversibile in canvas avorio e tessuto monogram logato. Al Crillon presenta anche la stilista brasiliana Raquel Deniz che produce i suoi abiti cocktail e da sera in Toscana, a Fucecchio alla Factory srl di Ferrero Rosati. Prodotte in Belgio le borse di lusso di Delvaux (Gruppo Richemont) con 50 negozi nel mondo sotto la guida esperta dell’ad Jean Marc Loubier che rilancia gli inarrivabili i modelli in coccodrillo verde.

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