A Sanremo 4 ragazze e una Drusilla

Amadeus e le co-conduttrici: le dive Muti e Ferilli, poi Cesarini e Giannetta. E Gianluca Gori in arte la drag Foer

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di Andrea Spinelli

Cinque “ragazze” per lui posson bastare. Stretto nel cordoglio per la scomparsa di David Sassoli, il Tg Uno delle 20 ieri sera ha riservato il suo unico suo momento di lievità all’annuncio delle conduttrici che affiancheranno Amadeus al timone del 72° Sanremo. In programma dall’1 al 5 febbraio, il Festival si racconta come un manuale Cencelli dell’inclusione affidando il palco dell’Ariston ad Ornella Muti nella serata del martedì, Lorena Cesarini il mercoledì, Drusilla Foer il giovedì, Maria Chiara Giannetta venerdì e, direttamente da Canale 5, Sabrina Ferilli sabato. Cinque divine (una sotto mentite spoglie) assortite con gusto e occhio allo share.

 

Presentata dal direttore artistico come "una vera icona del cinema italiano con più di 90 film con i più grandi registi" la Muti arriva dal teatro e da La Governante di Vitaliano Brancati portata in scena nella stagione 2018-19, ultima gemma di una carriera trascorsa accanto a registi come Damiani, Risi, Monicelli, Ferreri, Scola fino a Virzì e Francesca Archibugi. Se la Muti, all’Ariston per la prima volta, si intesta la quota dive, quella black è affidata invece all’italianissima Cesarini, attrice romana che, accantonata la laurea in storia contemporanea, ha fatto parlare di sé interpretando Isabel Mbamba, la prostituta che fa breccia nel cuore di Aureliano, alias Alessandro Borghi, in Suburra - La serie.

L’elegantissima, pardon “eleganzissima”, Drusilla all’anagrafe si chiama in realtà Gianluca Gori ed è famosao per le sue uscite taglienti con un’avvertenza: "non sono una battutista, Chiambretti l’ha capito e in CR4 – La Repubblica delle Donne mi ha ritagliato nella sua trasmissione un ruolo su misura". Probabile che per la prima conduzione “en travesti” della storia del Festival, l’eccentrica, vanitosissima Foer – che Gori definisce non già come drag queen ma come il prorio alter ego – ad Amadeus chieda lo stesso.

Quello di Maria Chiara Giannetta è un nome già circolato nel “totofestival” dei giorni scorsi. Il direttore artistico dice di averla scelta perché "è la protagonista di Blanca", l’intuitiva e tenace profiler non vedente protagonista della fiction-rivelazione di Raiuno in questa stagione. E se la Cesarini ha approcciato il mondo della musica recitando nel videoclip di Baciami adesso di Enrico Nigiotti, la Giannetta (laurea in Lettere e Filosofia) è coprotagonista di quello di Sembro matto di Max Pezzali.

Gran finale con un altro pezzo da novanta del cinema e della tv quale Sabrina Ferilli, che a ventisei anni dalla prima conduzione all’Ariston con Pippo Baudo e Valeria Mazza su Instagram ha lasciato intendere una certa sorpresa per la convocazione postando: "Certe notizie è meglio riceverle da seduti. Buona serata a tutti! Grazie @giovanna_e_amadeus Ci vediamo il 5 febbraio!". Intanto Jovanotti dice no e si sfila dal lotto dei superospiti di questo Sanremo 2022, evitando così l’imbarazzo pesare sulle quotazioni di quella Apri tutte le porte da lui scritta per il ritorno in gara di Gianni Morandi.