Roma, 26 giugno 2014 - La legge c'è ma per l'applicazione bisogna vedere. Potrebbe essere questa la filosofia per il futuro prossimo del Veneto e degli animali da compagnia ai quali, stante la normativa approvata e pubblicata, non sarà più impedito l'accesso nelle aree pubbliche, spiagge comprese. Detto così sembra che i cani possano, purché rigorosamente muniti di guinzaglio e museruola, frequentare tutte le spiagge venete che sin qui erano loro interdette.

Ma le cose non stanno esattamente così. La legge, in realtà, ribalta il principio base e consente tutto ciò che non è espressamente vietato. La regione dice sì all'ingresso in spiagge, campeggi, giardini e quant'altro a cani e gatti a meno che il gestore del singolo arenile, il proprietario del singolo giardino o di un'altra area pubblica non decida di vietarlo espressamente.

Il divieto può essere opposto sia dal gestore dello stabilimento balneare - che dovrà avere cura di affiggere apposito cartello - o dal Comune di pertinenza. Così potrà accadere nel campeggio, nell'area verde o in qualsiasi spazio comune. Secondo il principio rovesciato di cui sopra: se il cartello di divieto non c'è o il gestore non lo specifica espressamente, si può entrare con il peloso al seguito. Peraltro la normativa veneta non impone che i proprietari di stabilimenti o i Comuni debbano individuare, per forza, aree da riservare ai quattrozampe. Anzi. L'unica sanzione alla quale il testo fa riferimento è quella per i proprietari di animali che non viaggino muniti di guinzaglio e museruola. Altro divieto invalicabile è quello di portare animali domestici nelle aree riservate ai bambini, come nei giardini o altrove.

La legge, per farla breve, lascia un ampio margine di discrezionalità, talmente ampio da consentire di non modificare di nulla, o quasi, la situazione. E non prevede che i Comuni si debbano espressamente pronunciare sulla materia ma se lo fanno o se, nel Comune, vige un regolamento discordante, il volere del Comune diventa prevalente.

La nuova normativa fissa principi generali apprezzati e importanti ma, nella pratica, rischia di restare molto teorica. Se il gestore non vuole, se il Comune non è d'accordo, se il proprietario nicchia, niente da fare: il cane resta a casa e in spiaggia ci va il padrone da solo.

Un consiglio ai tanti che ci hanno scritto, in queste ore, per sapere se adesso a Jesolo o nelle altre spiagge venete si può andare con il cane allo stabilimento. Meglio telefonare prima e chiedere lumi, oppure chiedere informazioni in Comune sulla vigenza di regolamenti o norme che lo vietano. Il rischio è la multa, come sempre.
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