Roma, 11 novembre 2013 - Sabato 9 novembre 2013, Treviso è stata pacificamente invasa da rappresentanti e attivisti delle associazioni animaliste e comuni cittadini, che hanno chiesto di fermare il massacro dei cani in Romania. L’eurodeputato Andrea Zanoni del gruppo ALDE, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha partecipato alla manifestazione organizzata da OIPA, ENPA e LAV.

Il corteo di una cinquantina di persone si è snodato da piazza Rinaldi, per percorrere poi Calmaggiore, piazza dei Signori fino a piazza Borsa, dove al presidio si poteva firmare la petizione per fermare il massacro. Alla manifestazione hanno preso parte anche il Presidente della Provincia Leonardo Muraro, il sindaco d Treviso Giovanni Manildo e quello di Ponzano Veneto (TV), sede del canile multizonale Giorgio Granello, che è anche segretario provinciale della Lega Nord.

Il Governatore veneto, Luca Zaia, ha inviato una lettera di solidarietà ai manifestanti. Zanoni ha incontrato in Municipio il sindaco Giovanni Manildo, che ha consegnato alla delegazione OIPA, ENPA e LAV la lettera inviata al sindaco di Timisoara, con cui Treviso è gemellata, e in cui ha chiesto interventi a tutela degli animali e lo stop al massacro.

<La risposta accorata dei trevigiani che hanno firmato in centinaia la petizione è la dimostrazione di quanto sia sentita la terribile vicenda che vede migliaia di cani uccisi barbaramente in Romania dopo l’approvazione da parte del Parlamento rumeno della legge che permette lo sterminio di massa - ha affermato Zanoni - Mi ha fatto molto piacere vedere il Presidente Muraro, il sindaco di Treviso Manildo e quello di Ponzano Granello appoggiare la manifestazione prendendovi parte attivamente>.

<Da Bruxelles abbiamo già chiesto più volte alla Romania di adottare una gestione del randagismo non violenta basata ad esempio su tecniche indolori come la sterilizzazione. La legge approvata dal Governo e avallata dalla Corte Costituzionale rumena che ha convalidato le uccisioni di massa dei cani randagi costituisce un affronto all’intera Ue e a quei milioni di amanti degli animali che non vogliono assistere ad atrocità inaccettabili nell’Europa del XXI secolo>, ha proseguito Zanoni.

<Così facendo la Romania sta andando contro i principi alla base dell’Unione europea di cui fa parte. La mia battaglia e quella delle tantissime persone che non accetteranno mai tali barbarie non si fermerà fino a quando quella assurda legge non verrà cancellata. Entro fine anno andrò con una delegazione di colleghi deputati dell’Intergruppo per la Conservazione ed il Benessere degli Animali ad incontrare direttamente a Bucarest le autorità rumene per chiedere l’abolizione di questa scellerata norma>.
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