S.Benedetto del Tronto, 9 novembre 20013 - L'Associazione Arca 2000 onlus per i diritti dell'animale malato -  www.arca2000.it - torna a puntare il dito contro il comune di Grottammare. Perché arriva San Martino ed ecco che L’Amministrazione infila una nuova perla: nella Delibera sui “Criteri per lo svolgimento e la partecipazione” alla Fiera, appiccica alcune regole sulla vendita di animali vivi.

E tempestivi, gli aedi inneggiano e confondono, e parlano di “Regolamento” comunale sugli animali. I tamburi di corte ignorano che un “Regolamento comunale sugli animali” è altra cosa, e che Grottammare non ce l’ha, essendo obbligatoria attuazione di Legge Regionale che questa amministrazione  ha sempre omesso di recepire, a differenza di molti altri Comuni. 

Le regole emanate riguardano solo il presunto benessere degli animali messi in vendita alla Fiera, in barba a qualsiasi atteggiamento di rispetto nei confronti di esseri senzienti. <L’Amministrazione, da parte sua, finge di ignorare che quelle regolette emanate per la fiera - il minimo sindacale per non incorrere nel reato di maltrattamento di animali ai sensi della legge 189/2004 - sono già comprese tra i basilari doveri e responsabilità del sindaco, nonché di Vigili, Asur, Forestale per quanto concerne la vigilanza sul loro rispetto>, sottolinea Arca2000.
     

Il presunto e contrabbandato “Regolamento sugli animali” ha un nobile precedente nel “Regolamento per la Polizia Municipale”, di qualche mese fa, che prescrive ai Vigili di esser civili, e non mandare a quel paese le persone. Ma, considerazioni a parte, resta il fatto che il 10 e l'11, per la Fiera, ci saranno di nuovo in vendita animali vivi mentre tanti altri comuni, anche limitrofi, hanno deciso di cassare per sempre questa barbarie. Va detto che l'amministrazione di Grottammare si definisce "progressista".