di Lorenzo Gallitto
Roma, 4 maggio 2013 - Le contestazioni erano nell'aria da qualche tempo e ieri sono esplose. Perché il popolo animalista non si riconosce nella candidatura, da parte del Pd, di Ignazio Marino a sindaco di Roma. Marino, medico, si è sempre dichiarato favorevole alla vivisezione.

Sabato mattina il candidato sindaco del centrosinistra è stato duramente contestato in piazza Farnese. Spunto della protesta, la candidatura nella lista che supporta Marino di un imprenditore legato al mondo delle pellicce, l'amministratore delegato di Gattinoni Due Stefano Dominella. Non solo, le organizzazioni ritengono anche che il candidato non abbia fornito le risposte sollecitate sul tema della tutela degli animali. Inoltre Marino viene criticato per essere uno dei componenti del team che nel 1992 e nel 1993 ha eseguito due trapianti di fegato da babbuino a uomo.

Gli animalisti, con scritte sul corpo come 'No alla vivisezione, no a Marino', hanno intonato il coro: "Marino, Marino, fai tu il babbuino". Immediata la replica del candidato del Pd. <Sono pronto a un confronto sul tema della ricerca scientifica e delle cure mediche, non a una aggressione fisica, con vestiti macchiati e addirittura una ragazza buttata a terra e che si è fatta male a una spalla. Non è questo il modo civile di affrontare una discussione così importante>.

Nel corso della contestazione a piazza Farnese, infatti, il candidato era stato circondato dagli animalisti. <Le persone che erano qui e che sono state mandate - ha aggiunto - appartengono a una cultura di alcune decine di anni fa e non sono informate. Non sanno ad esempio che la Asts (American society of transplant surgeons) di cui faccio parte ha annunciato che siamo già riusciti a realizzare un rene di topo con tecniche della bioingegneria e presto faremo lo stesso con altri organi. La fase dell'utilizzo di animali per la sperimentazione è ormai arrivata al crepuscolo grazie al lavoro degli scienziati. E' curioso che tra i manifestanti ci fossero persone con scarpe e cinture di pelle: forse non sono mai stati ad assistere a come vengono uccisi gli animali per fare capi di abbigliamento. Direi che questo è piuttosto incoerente>.

Per poi aggiungere: <Vorrei chiedere a questi attivisti cosa ferebbero se avessero una bambina che amano tantissimo colpita da leucemia. La lascerebbero morire o le darebbero medicine che purtroppo hanno dovuto essere sperimentate su topi? Io mia figlia la curerei e mi chiedo eticamente quale sia la scelta migliore. Comunque voglio precisare che io non mi sto candidando a fare il presidente del Cnr ma il sindaco di Roma e ho già detto che in Campidoglio avremo una consulta per i diritti animali, misure come il rispetto e il supporto ad animalisti con canili e gattili, oltre al trasferimento delle botticelle in parchi, senza che gli animali soffrano. Proteste come queste - ha concluso Marino - sono da condannare: ho chiesto se potessero farmi avere un megafono per rispondere e dialogare ma i manifestanti me lo hanno impedito>.

<Papa Francesco ci insegna che 'dobbiamo avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l'ambiente in cui viviamo'. Ignazio Marino ha torturato babbuini in nome di una falsa scienza, sostiene la sperimentazione sugli animali nel XXI secolo e candida lo stilista insanguinato Gattinoni, che propone pellicce di lupo, lince, volpe argentata>. La controreplica degli animalisti non si è fatta attendere ed è stata affidata a Walter Caporale, presidente dell'associazione Animalisti italiani.

<La vivisezione è inutile, dannosa, antiscientifica - denuncia Caporale - gli animali sono diversi dall'uomo e reagiscono in maniera diversa agli agenti esterni, farmaci compresi>. Oggi, sostiene Caporale <possiamo usare i test in vitro, le colture in vitro di cellule umane ottenute con metodiche chirurgiche; la farmacologia quantistica, che si basa sulla struttura molecolare dei composti chimici. Negli Stati Uniti è stato finanziato con 40 milioni di dollari un progetto che ha messo a punto due minicongegni che riproducono il funzionamento di polmoni ed intestino, e sta lavorando ora a cuore e fegato. Grazie a questi chip, si potranno ridurre drasticamente i danni causati da farmaci, che secondo l'Oms sono tra le prime cause di morte in molte nazioni. L'obiettivo finale è quello di replicare tutti gli organi, per poi collegarli e riprodurre il funzionamento dell'intero corpo umano. Sperimentando sui chip l'effetto di farmaci o tossine, si possono osservare quelle reazioni, tipiche dell'uomo, che avvengono a livello extracellulare>. 

La polemica non è chiusa e anzi rischia di dividere un intero universo politico. Da una parte ci sono i Verdi, con Bonelli, e i Pd, con la Cirinnà, che difendono il candidato del Pd. Dall'altra il mondo animalista si rifiuta di prendere in considerazione l'idea di mandare in Campidoglio un medico favorevole alla vivisezione e che questa pratica ha adottato con propri esperimenti.

La partita è tutta da giocare e il tema dell'animalismo è diventato incandescente da subito. Alemanno, candidato del centrodestra e sindaco uscente, ha dato solidarietà a Marino mentre, invece, la Cirinnà ha attaccato il primo cittadino in carica per le botticelle. Un altro candidato alla poltrona più in vista di Roma, Sandro Medici insiste sui progetti a tutela degli animali mentre, nei giorni scorsi, un altro in corsa, Alfio Marchini, si è scontrato duramente con Marino su questi temi in un confronto tv.
Lorenzo Gallitto
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