
E’ uno dei documenti più rari che testimonia l’esistenza di un distretto produttivo e di commercializzazione del vino di Montepulciano. E’ il ritrovamento che la Società Storica Poliziana, in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, ha fatto attraverso i suoi studi e ha presentato in
Si tratta di un rarissimo contratto di mercatura che riporta la data del 17 ottobre 1350, conservato presso il fondo Madonna de Ricci (Crociferi) dell’Archivio di Stato di Firenze. Una pergamena che allunga di duecento anni la storia del vino a Montepulciano. Si tratta della registrazione notarile di una società di commercializzazione e esportazione del vino prodotto nelle vigne di un esponente della famiglia signorile dei del Pecora di Montepulciano, attraverso l’intervento del mercante Jacopo di Vanni di S. Fiora.
La pergamena, una vera e propria rarità
Dal passato a oggi: per il Vino Nobile di Montepulciano il 2022 è stato un anno di crescita. Le esportazioni, che restano il principale canale di sbocco, hanno fatto segnare un 68%, mentre il restante 32% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2022 ha ormai superato il 30%. La Germania continua ad essere il primo
Un dato davvero significativo è la fetta di mercato del Vino Nobile di Montepulciano a marchio bio che nel panorama italiano vale il 42% delle vendite, mentre a livello internazionale rappresenta oltre il 70%.