Sicilia en Primeur 2025, un manifesto per il futuro del vino

A Modica il tradizionale appuntamento di primavera, giunto alle 21esima edizione. Focus sulla qualità delle uve e la sostenibilità, ma anche sul valore culturale della produzione vinicola dell’isola

di CAMILLA GARAVAGLIA
15 maggio 2025
Sicilia en Primeur 2025

Sicilia en Primeur 2025

Modica, la città che ha dato i natali a Salvatore Quasimodo e che ha incantato Leonardo Sciascia con il suo cioccolato, ha ospitato l’edizione 2025 di Sicilia en Primeur, la ventunesima. Un appuntamento diventato ormai fondamentale per la Sicilia del vino, anche grazie al suo approccio olistico (ogni enotour comprende sempre un importante focus su arte, turismo e cultura) e all’attenzione ai numeri e ai dati.

Produttori e giornalisti a teatro
Produttori e giornalisti a teatro

Il format è, ormai, rodato: cento giornalisti provenienti da tutto il mondo partecipano ai press tour nelle diverse aree dell’isola, per poi incontrarsi nella stessa città - quest’anno Modica, appunto - per un convegno conclusivo e una degustazione tecnica di centinaia di etichette, più un successivo incontro con 57 produttori membri di Assovini Sicilia. In particolare, durante il convegno “La Cultura del vino in Sicilia: una storia millenaria che guarda al futuro” di quest’anno al Teatro Garibaldi di Modica, la presidente di Assovini Sicilia Mariangela Cambria, ha sottolineato che “oggi, di fronte alle sfide globali che vedono il vino al centro di un acceso dibattito, è fondamentale tornare alle nostre radici per riflettere e rispondere alle sfide future.

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La prossima sfida per Assovini Sicilia non è solo mantenere alta la qualità della produzione vinicola e investire in sostenibilità, ma anche tutelare il valore culturale contro dinamiche internazionali restrittive, contro un pensiero che criminalizza un prodotto di civiltà, conoscenza, bellezza e tradizione”.

Cena di gala di chiusura dell'evento
Cena di gala di chiusura dell'evento

Interessante e a tratti provocatorio l’intervento del Master of Wine Andrea Lonardi, che ha intessuto un manifesto programmatico per il vino siciliano dal titolo “Il fattore S: l’unicità del continente vitivinicolo siciliano” basandosi su dodici S (segno, sogno, sistema e storia solo per citarne alcune). Indispensabile, secondo Lonardi, cercare di trattenere i giovani - senza l’accezione forzata che solitamente questo verbo possiede - per formare una nuova generazione di viticoltori pronta ad affrontare le sfide future.

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Il dibattito - che ha visto la partecipazione di Dario Stefàno, presidente del Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell’Università LUMSA, Antonello Maruotti, docente di Statistica e Alessio Planeta, consigliere della Fondazione SOStain Sicilia, si è arricchito con il tema Awareness e cultura del vino: per un consumo informato e consapevole, ovvero il rapporto tra vino e salute, discusso da Sara Farnetti, specialista in Medicina Interna e in Fisiopatologia del Metabolismo e della Nutrizione. “Il vino è un patrimonio unico, genuino, culturale e come tale va preservato. Non ha senso presentare un divieto di consumare alcolici, sarebbe logico ed efficace rendere consapevoli al consumo, deliberare in modo autonomo una revisione delle abitudini. In tal modo realizziamo un cambiamento culturale, insegniamo il rispetto e la cura dell'individuo” – ha aggiunto Sara Farnetti.

L'incontro con i produttori
L'incontro con i produttori

Ma torniamo ai numeri, e ai dati: secondo Assovini Sicilia, la vendemmia dell’isola - la più lunga d’Italia con 100 giorni di raccolto da ovest a est, ha visto un calo medio è stimato nel 20% rispetto alla media, con un calo maggiore nell’area occidentale dell’isola. Una buona notizia riguarda, però, le caratteristiche delle uve: a fronte di una quantità non del tutto soddisfacente, i produttori hanno rilevato una qualità molto alta delle uve della vendemmia 2024, in particolare per alcune varietà simbolo della Sicilia come Nero d’Avola, Grillo, Perricone e Frappato. Caratteristiche emerse durante la degustazione tecnica guidata da Ais: dagli spumanti con uve internazionali o autoctone ai bianchi, passando per i rossi e i dolci, i vini di Sicilia presenti ora sul mercato sono in ottima forma. Pronti a stupire, o almeno a reiterare l'attenzione positiva che l’isola ha saputo attrarre su di sé in tutti questi anni.

I vini della degustazione tecnica AIS
I vini della degustazione tecnica AIS