Modello Fantini Wines: innovazione, resilienza e orizzonti emergenti
Il gruppo abruzzese, forte di dieci cantine e 24 milioni di bottiglie, è un punto di riferimento internazionale per il rapporto qualità/prezzi. Il mercato del futuro? L’Africa

Assaggi in cantina alla Fantini Wines
"Quando la strada è in discesa, son tutti capaci di andare veloci. Ma quando arriva la salita, lì si vede davvero chi ha il passo giusto".
La metafora è di Valentino Sciotti, grande appassionato di ciclismo, fondatore e ceo di Fantini Wines, azienda vinicola abruzzese tra le big del centro-sud Italia, forte di dieci cantine e 24 milioni di bottiglie distribuite in ogni angolo del mondo, per un fatturato che l’anno scorso ha sfiorato gli 85 milioni di euro. Ma i veri problemi potrebbero iniziare ora, in un mondo del vino che si trova ad affrontare sfide cruciali, anche se lo spauracchio più grande - i dazi americani di Trump - è stato perlomeno procrastinato. Tuttavia chi ha spalle larghe e strategie chiare è in grado di affrontare le turbolenze di un mercato irrequieto, seguendo la metafora ciclistica di Sciotti. E strategie chiare significa anche sapersi ricredere, se la situazione lo richiede. "Non sono appassionato di vino no-alcol – dice ad esempio il ceo – ma lo stiamo studiando da tempo. Perché se un nuovo trend dovesse imporsi, noi vogliamo farci trovare pronti".

Dopo un 2024 positivo, in crescita sull’anno precedente come testimonia l’Ebitda al 27,5% in crescita di oltre 5 punti percentuali, il 2025 si annuncia come un anno pieno di incognite, in cui occorre farsi trovare pronti agli scenari più inaspettati. Detto dei dazi, al momento accantonati ma che continuano a pendere come una spada di Damocle su un bene non di prima necessità qual è il vino, per un gruppo che esporta in oltre 90 Paesi è fondamentale non farsi cogliere impreparati, attrezzarsi per ’ricollocare’ centinaia di migliaia di bottiglie che rischiano di rimanere sui bancali.
"In questo momento gli Stati Uniti sono un’incognita – conferma Sciotti – ma abbiamo sempre lavorato per non essere troppo esposti su quel mercato. Oggi vogliamo esplorare nuove strade. In particolare, stiamo investendo in Africa: Paesi come Kenya, Ghana, Nigeria e ovviamente Sudafrica iniziano a mostrare segnali promettenti, soprattutto per vini di fascia medio-alta".
Focus dunque su un mercato (e un continente) emergente, per quanto riguarda il business, mentre a livello produttivo il 2025 porta in dote un poker di novità, recentemente presentato al Vinitaly. Le nuove referenze targate Fantini sono lo Zolla Bianco Puglia Igt (100% Verdeca), lo Zolla Rosato Puglia Igt (100% Nero di Troia) e lo Zenko Primitivo di Manduria Dop, completate dal Cava Cala Rey Finca Fella, bollicina spagnola 100% Chardonnay dalla consociata iberica Finca Fella. "Ciascuna di queste novità ha una precisa identità, fondata su ricerca enologica, packaging distintivo e ottimo rapporto qualità/prezzo, perché non basta fare grandi vini: il consumatore deve percepire che scegliere Fantini è sempre un ottimo affare", conclude Sciotti.