Monte Roberto ospita il Sabato del vignaiolo: le Marche celebrano il vino a fatto a mano
Sabato 10 maggio a Villa Salvati l’evento con una settantina di cantine aderenti alla Fivi. In programma anche la conferenza dal tema ‘Il vino al tempo dei Piceni’

Vignaioli Fivi
C’è il sabato del villaggio e c’è quello del vignaiolo che in qualche modo un po’ gli somiglia perché trasmette i valori rurali e autentici delle Marche. Il ‘Sabato del vignaiolo’ è un vero e proprio festival del vino “fatto a mano” con degustazione che i vignaioli indipendenti (i quali si riconoscono nella sigla Fivi) organizzano per sabato 10 maggio a Villa Salvati di Monte Roberto, in provincia di Ancona, sede anche della scuola agraria, e che ospiterà circa 70 cantine marchigiane e 4 provenienti da altre regioni.
Info e biglietti
Una grande festa sull’aia per conoscere di persona i vignaioli che producono il vino a chilometro zero e farselo raccontare. Una giornata per assaggiare i vini e la storia che c’è dietro ognuno di essi e soprattutto per masticare la passione dei produttori, ovvero di tutti quelli che ancora vivono la natura e la campagna in simbiosi, rispettandone i ritmi e le stagioni. "All’ospite, l’enoturista – spiega il vice delegato Fivi Raffaele Paolini – l’appassionato consigliamo di acquistare il biglietto in prevendita a 20 euro. Per i soci delle associazioni di sommelier viene rilasciato un codice sconto con cui acquistare il biglietto con 5 euro di sconto ulteriore, mentre il giorno dell’evento il costo sarà di 25 euro per tutti. Posti limitati. Per maggiori info sulla giornata e sulle cantine presenti, consigliamo di visitare il sito www.fivimarche.it, oppure spedire una mail a [email protected]”.

Il vino ai tempi dei Piceni
Allestiti anche alcuni punti di degustazione del cibo nel giardino della villa, e inoltre sarà possibile acquistare il vino direttamente dai produttori ai prezzi di cantina (apertura dalle 11.30 alle 19). "Inoltre quest’anno – aggiunge Paolini – abbiamo deciso di aggiungere un momento culturale a cui teniamo molto, cioè la conferenza dal tema ‘Il vino al tempo dei Piceni’ che si terrà dalle 10 alle 11.30 sempre nella villa. Si tratta di un primo tassello di una ricerca sul tema del vino nel suo rapporto con la nostra regione. Un rapporto molto antico che risale a prima dell’epoca dei romani. Le testimonianze descrivono i Piceni come un popolo di grandi coltivatori di uva, trasformatori e commercianti di vino in tutto il bacino mediterraneo. Con gli studiosi che interverranno cercheremo di gettare un primo tassello per approfondire questo argomento fondamentale e gettare le basi per un discorso più approfondito per il futuro”.
La Fivi
La Federazione dei vignaioli indipendenti nasce nel 2008 da un piccolo gruppo di cantine con lo scopo di riunire tutti i vignaioli italiani sotto un unico organismo che possa rappresentarle e difendere il loro lavoro e la loro filosofia. Ad oggi sono 1800 i soci Fivi in tutte le regioni. La Federazione tutela e rappresenta la figura del vignaiolo, la persona che è legata al proprio territorio, lavora la propria vigna e produce e commercializza il proprio vino, evitando di acquistare uva o vino ed imbottigliarlo con il proprio marchio.
La Fivi Marche
“Questa scelta fondante permette a noi vignaioli – conclude Paolini – di conoscere e promuovere il proprio territorio con il proprio lavoro. Siamo fieramente indipendenti dalle logiche di mercato e strettamente legati alle nostre tradizioni. La delegazione Marche nasce nel 2022 e conta ad oggi 100 soci ed oltre 40 punti di affezione, locali che seguono la filosofia del gruppo e che vendono principalmente i vini del circuito. In questi tre anni il gruppo ha fatto molti passi avanti creando tavoli di confronto interno, organizzando attività di promozione del territorio e del tema vino. Ogni lavoro è basato solamente sul volontariato e sulla condivisione e per questo il gruppo cresce rapidamente”.