Lini910, l'anima rock del Lambrusco da quattro generazioni
Al lambrusco si addice il rock. Orgoglio emiliano: terra di grandi pittori Correggio, e di rocker talentuosi come Ligabue. Ma anche regno del lambrusco reggiano e delle bollicine da uve rosse oggi assolutamente cool.
Tra Modena e Reggio dalla tradizione del Lambrusco sono nate case spumantistiche che hanno fatto del metodo classico la loro cifra distintiva. Insomma la ‘champagne’ emiliana corre a cavallo della via Emilia. Ha più di un secolo di storia la cantina Lini910, esattamente 113 anni di storia. Azienda familiare da quattro generazioni, ha vissuto le alterne fasi della lambrusco-story, da vino di serie B (popolare, troppo popolare) a bicchiere oggi di tendenza e super-premiato sulle guide italiane e straniere.
D’altronde i fratelli Lini, Massimo e Fabio e Anita, che conducono la maison con i nipoti Alberto, Alicia e Alessio, ripetono quello che diceva il fondatore Oreste: “Io faccio il vino seguendo il mio gusto, non le mode”. La cura della bollicina è maniacale, la passione per lo spumante nel dn (la prima autoclave è datata 1957), il Metodo classico una passione di famiglia, una scelta che Lini910 ha sposato a partire dai primi anni ’70 tra i primi in regione.
Dal marchio ‘Labrusca’ etichetta storica nata negli anni ’70 – premiata nel 2019 come miglior bollicina al mondo sotto i 20 dollari dalla rivista americana Wine Spectator – alle due linee 'In Correggio' (charmat e metodo classico), destinate al canale horeca, il must aziendale è il lambrusco scuro (uve salamino, ancellotta e qualche divagazione col pinot nero), bouquet intenso, morbido e avvolgente al palato. Vini pensati con intelligenza e passione non solo per i classici della cucina emiliana ma anche per una ristorazione veloce e salutistica (sushi, verdure, formaggi freschi). “Perché il lambrusco ha un grande avvenire davanti”, spiega Alberto Lini.
Tra i riconoscimenti internazionali, Wine Spectator ha inserito la cantina emiliana tra le 100 migliori d’Italia premiando, dopo anni di ricerca e sperimentazione enologica, il “Metodo Classico Rosso Millesimato”. Altro orgoglio di famiglia l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP, affinato 12/30 anni, spillato dalle acetaie di famiglia che contano 1000 botti di questo prezioso nettare. Circa mezzo milione di bottiglie , il 50% all’export (Usa, Canada, Australia, Corea del Sud) la mission aziendale è coniugare identità, tradizione e stile contemporaneo con particolare attenzione ai gusti dei giovani e delle donne. Bella l’idea di marcare in etichetta l’identità territoriale 'In Correggio”' sia del metodo classico che degli spumanti charmat.
Gli assaggi
Il Metodo Classico Rosso millesimato è uno dei cavalli di battaglia della maison reggiana, uve Salamino 100% , affinamento lunghissimo sui lieviti (annata 2006), polposo, selvatico, intrigante. Il Metodo Classico Rosé 2017 è 100% Pinot nero vinificato in rosa, elegante, teso, affilato, salino. Il Metodo Classico bianco 2017 è 100% Pinot nero vinificato in bianco, spuma fine, frutta bianca e agrumi leggeri al naso , in bocca solido, equilibrio freschezza-morbidezza (tutti i Metodo Classico allo scaffale sui 25 €). Da provare anche gli charmat ‘lunghi’ (6 mesi in autoclave) Lambrusco Scuro (Salamino e Ancellotta) e Lambrusco Rosé (Salamino e Sorbara).
Info: www.lini910.it