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Le Vigne di Zamò, sui vini bianchi arriva la certificazione bio

18 luglio 2022
Le vigne di Zamò

Le vigne di Zamò

Il 2021 è per l’azienda vitivinicola Le Vigne di Zamò l’anno della certificazione biologica dei suoi metodi di coltivazione e vinificazione. A Rosazzo, in Friuli-Venezia Giulia, tra le Alpi e il mare Adriatico, la cantina della famiglia Zamò regala emozioni nel bicchiere coltivando i suoi vitigni con metodo biologico certificato. Sono già distribuiti come vini biologici la Ribolla Gialla e il Pinot Grigio Ramato. A questi seguiranno il No Name Friulano 2021 e i cru bianchi 2021 imbottigliati in luglio, mentre per i rossi si deve attendere il 2023, anno in cui, dopo l’affinamento in legno, saranno pronti per l’imbottigliamento. Il Ribolla Gialla Friuli Colli Oriental Doc annata bio 2021 è un vino potente, complesso, secco e fresco. Dal colore giallo paglierino carico, con riflessi verdognoli, al naso regala aromi inebrianti e forti note di agrumi e pepe bianco. Sentori di fiori di campo, di mela e di foglia di limone. In bocca si distende sul palato con armonia. Freschezza fatta di delicata pera asiatica e scorza di agrumi si combina con la potenza di un vino sapido e dotato di bella acidità di fondo. Nate da vitigno autoctono Ribolla Gialla, tutte le uve vengono diraspate, pressate ed il mosto è fatto fermentare in vasche inox termocondizionate a 16-18° C. La fermentazione alcolica termina dopo circa 18-20 giorni, e successivamente il vino rimane sur lies per 8 mesi, prima di essere imbottigliato. L’affinamento sui lieviti conferisce al vino corpo, morbidezza, equilibrio e ricco bouquet aromatico. Le proprietà organolettiche del Ribolla Gialla Doc 2021 si degustano al meglio a una temperatura di servizio di 12°C e lo rendono perfetto come aperitivo o per accompagnare antipasti di pesce, in particolare le conchiglie. Il Pinot Grigio Ramato Friuli Colli Orientali Doc annata bio 2021, si riconosce in calice per il colore ramato scarico, tipico del pinot grigio friulano. Al naso esprime note fresche e floreali intense con finale di frutti tropicali. Il terroir lo si ritrova in aromi sfumati di gesso e calcare. In bocca è molto fresco e pieno, con struttura importante dovuta alla macerazione che si amalgama al retrogusto finale, acido e salino. Colte da vitigno Pinot Grigio, le uve sono selezionate attentamente e, dopo la diraspatura, vengono lasciate macerare per una notte a contatto con le bucce a una temperatura di 5°C. Segue la pressatura e la decantazione spontanea del mosto. Il terzo giorno si avvia la fermentazione con l’inoculo dei lieviti selezionati, in vasche inox a temperatura controllata di 18°C. Dopo una fermentazione alcolica di 15 giorni, seguono travaso e affinamento per 8 mesi sulle fecce fini con batonnage settimanali. Si procede poi direttamente all’imbottigliamento. Ad una temperatura di servizio di 12°C, questo Pinot Grigio Ramato doc 2021 può esser degustato come aperitivo o abbinato a crostacei e antipasti crudi, mentre a tavola accompagna bene primi piatti come zuppe e minestre e secondi piatti come pesci delicati al forno.