Metti
una pancia che viaggia all’interno di una città, per celebrare le sue bellezze e il
concetto di body positivity. Anche così si racconta un luogo. Il
regista Bjorn Ruhmann ha realizzato un cortometraggio promozionale per mostrare le bellezze di monumenti e opere d’arte di
Vienna. Si intitola
‘Belly’ dal nome della protagonista. Il progetto, un importante veicolo turistico per la capitale austriaca, è anche legato un significativo messaggio di inclusività. Il personaggio principale del corto è infatti una pancia che si allontana dal suo legittimo proprietario e parte alla scoperta della città.
Una pancia a Vienna
Il
microfilm – promosso tra gli altri dall’Ente per il turismo di Vienna – dura circa
6 minuti. Si vede Belly (la pancia) abbandonare Harry, il suo proprietario che appare piuttosto sconsolato e dedito unicamente all’attività sportiva, e iniziare ad esplorare la città. Lo scopo principale di Belly è ritrovare l’allegria e la serenità e decide di farlo attraverso la bellezza. È per questa ragione che l’insolita ma intrigante protagonista si ritrova ad ammirare i
lussuosi alberghi viennesi e a soggiornare nelle loro stanze, a passeggiare per le storiche vie, ad ammirare
i quadri più conosciuti esposti nei musei della città, a visitare
lo zoo e a godersi un tipica vacanza viennese che comprende l’assaggio di
dolci e prelibatezze. Solo sul finale si ricongiungerà ad Harry, in un noto ristorante della città. L’intero cortometraggio è accompagnato da un sottofondo musicale tutto viennese: nella prima parte si ascolta la
Wiener Symphoniker, la traccia elettronica è invece del compositore e dj Electric Indigo.
Vienna e la Body positivity
Nei primi minuti del corto Belly ammette di non sentirsi accettata e benvenuta e di essere trattata da Harry come un peso. La sua voglia di sentirsi viva la spinge alla scoperta e al viaggio, per cercare un senso di riscatto. È questo il messaggio principale del progetto, che punta molto sull’inclusività e l’accettazione. Non è un caso che Vienna abbia deciso di porre l’attenzione sulla
body positivity: la
Venere di Willendorf che si trova al
museo di Storia Naturale della città, è infatti spesso citata come il primo esempio di bellezza e accettazione del proprio corpo e delle proprie forme, anche generose. Norbert Kettner – direttore dell’Ente per il turismo di Vienna – ha spiegato, inoltre, che la pancia appare nel corto come “una figura eroica che arriva a una realizzazione: solo se ami te stesso puoi davvero lasciarti andare. Senza vergogna. Senza giudizio”. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=RYjcIS-urbk[/embed]