Viaggio nel silenzio delle montagne

Vacanze all’aria aperta tra Bormio e Ponte di Legno, Clusone e Chiavenna, San Pellegrino e Barzio nell’inarrivabile bellezza delle montagne lombarde

Escursioni in Valle Brembana

Escursioni in Valle Brembana

L’invito è preciso: “Prendete tutto il tempo che vi serve”, accompagnato ad un altro, più esplicito: “Aprite gli occhi. E respirate”. Pura evidenza: se il silenzio è il lusso del momento, sarà la montagna il vero “Shangri-La” dei turisti in questa strana estate 2020. Anche in una Lombardia che tra Alpi e Prealpi rivela un’invidiabile gamma di paesaggi ed è in grado di offrire molto a chi desidera vacanze toniche e all’aria aperta, tra Ponte di Legno e Bormio, Clusone e Chiavenna, San Pellegrino e Barzio: una buona ricettività alberghiera, una solida tradizione gastronomica, un sorprendente patrimonio storico-culturale anche nei paesini in quota e un’infinità di sentieri che portano ai rifugi alpini (non meno di 160 quelli sparsi nella regione), mete ideali per una salutare decompressione post-lockdown.  Ovvio, c’è il problema della scelta. Ma si tratta di un piacevole dilemma. Ci sono le valli bergamasche (Seriana, Brembana, Imagna) con ricche opportunità per fare del trekking e una fitta maglia di graziosi di borghi di montagna. C’è l’Alta Valcamonica, gettonata dagli escursionisti e dagli sportivi, dove il prossimo 4 luglio riapriranno anche le cabinovie Paradiso e Presena che in 12 minuti portano dai 1800 metri del Passo Tonale ai 3mila metri di uno dei più noti ghiacciai lombardi. E c’è la Valtellina che si prende la vetrina, con belle passeggiate tra i vigneti lungo la Via dei Terrazzamenti (70 km. tra Tirano e Morbegno), zone alpine particolarmente defilate come la Val Viola, la Valle dei Forni, i laghi di Cancano e mitici “passi alpini” come il Gavia, lo Stelvio e il Mortirolo che gli appassionati di bikers e motociclisti considerano mete sacrali.  Una cosa è certa: se quella del 2020 sarà un’estate particolare, la Lombardia è pronta a renderla ludica e rassicurante, giocando proprio sulla capacità di offrire ossigeno, ritmi lenti e spazio vitale per tutti come forma sublimata e ragionevole del “distanziamento sociale”. Con tanto di morale sottintesa: non è la montagna che è cambiata. Ma gli occhi con cui dovremo imparare a guardarla.

 

VALTELLINA E VALCHIAVENNA

Per sentieri in fat bike Si tratta di un’evoluzione della mountain bike: per la precisione, si utilizzano gomme e cerchi più larghi rispetto a quelle tradizionali. Ottime per qualsiasi tipo di itinerario, specie in inverno. E chi vuole testarle, può trovare un’infinità di occasioni in Valtellina (Bormio, Livigno, Santa Caterina, Valdidentro e Aprica) e in Valchiavenna (Madesimo e Campodolcino). 

 

VALLE BREMBANA

Escursioni C’è solo il problema della scelta. Perché in Valle Brembana sono infinite le opzioni per chi ama fare del trekking. Tra le escursioni più gettonate, la salita al Pizzo del Becco e quella al Monte Aga che parte da Carona. Per chi ama le “verticali”, niente di meglio delle falesie di Cornalba. Senza dimenticare i 60 massi, tutti da scalare, dell’area dopo Fronda.