Arbatax, vacanze green nell’Ogliastra dei centenari
Un eco-resort di 60 ettari nel cuore della Blue Zone, con calette mozzafiato riservate agli ospiti e vicino ad alcune tra le spiagge più celebri e premiate della Sardegna

Una spiaggia dell'Arbatax Park Resort
Un promontorio che si allunga nel mar Tirreno, nel mezzo della costa orientale sarda, praticamente a metà strada fra Olbia e Cagliari. Una piccola penisola lontana dagli aeroporti, poco servita anche dai porti. Un isolamento che ha fatto la fortuna di Arbatax, intercettata solo di recente dai radar del grande turismo.
Siamo in Ogliastra, regione storica di grande pregio naturalistico. Terra di alberi monumentali e ulivi secolari, patria di centenari in quella che è una delle cinque Blue Zone del mondo. Un equilibrio delicato, difficilmente conciliabile col turismo di massa. Eppure qualcuno ci ha provato e ci è riuscito. Quel qualcuno è Giorgio Mazzella, banchiere e imprenditore sardo che ha creato l’Arbatax Park Resort, una struttura tanto grande quanto poco invasiva, funzionale ma rispettosa. Un monumento all’ossimoro che permette di sfruttare appieno le meraviglie del posto senza comprometterne l’ecosistema. D’altra parte, il prestigioso titolo di “World’s Leading Eco Resort” non si vince sei anni consecutivi - dal 2019 al 2024 - per caso.
L’Arbatax Park si estende su 60 ettari ed è costituito da sette diversi hotel, sette tipologie di soggiorno ciascuna con il proprio stile e il proprio ristorante di riferimento. Per il resto, invece, tutto in comune: ciascun ospite può muoversi liberamente in tutto il resort, scegliendo la spiaggia a lui più congeniale, visitando il Parco naturalistico Bellavista con oltre 500 animali tipici della fauna sarda oppure il Giardino delle Meraviglie, angolo fiabesco e sensoriale. Ci si muove a piedi oppure col Boboi, la navetta interna che in 20 minuti compie il giro del resort. Un tutt’uno tra hotel e territorio circostante al punto che lo stesso Mazzella vive all’interno dell’Arbatax Park, nella sua villa privata in uno degli angoli più suggestivi del promontorio, con ampio giardino a picco sul mare e vista su quelle rocce rosse che sono il biglietto da visita di questo tratto di costa.
Le spiagge del resort sono una serie di calette che si susseguono, quasi tutte in sabbia (ma con ampi scogli “da asciugamano” per gli amanti del genere) e qualcuna di sassolini. Dall’Arbatax Park sono poi facilmente raggiungibili – e il resort organizza escursioni in gommone o motonave – alcune tra le spiagge più belle e suggestive della zona, come Cala Goloritzè, quest’anno al primo posto della prestigiosa classifica ‘The Wolrd 50 Best Beaches’, oppure la vicina Cala Mariolu, l’anno scorso al secondo posto dello stesso concorso.
Tra le esperienze proposte, anche un’escursione in jeep nel Supramonte, la catena montuosa un tempo roccaforte del banditismo e oggi apprezzata meta turistica, in particolare da chi vuole esplorare una montagna atipica, diversa da come la conosciamo “nel Continente” tra Alpi e Appennini. Qui, sull’altipiano di Baunei, ci si addentra in sentieri che profumano di elicriso e rododendro, per poi rifocillarsi con un bel pranzo tipico a base di pecora arrosto.