Sul Garda un viaggio tra i capolavori del movimento di Marinetti che ha cambiato la storia dell’arte

Un percorso immersivo nel cuore del Futurismo, tra capolavori iconici, opere riscoperte e suggestioni letterarie. Le sale del Castello di...

di Redazione Itinerari
4 maggio 2025

Un percorso immersivo nel cuore del Futurismo, tra capolavori iconici, opere riscoperte e suggestioni letterarie. Le sale del Castello di Desenzano del Garda accolgono da oggi ’Mondo Futurista’, una mostra che rende omaggio al movimento nato nel 1909 con il manifesto di Filippo Tommaso Marinetti, e che continuano risuonare nell’arte, nella musica e nella cultura contemporanea.

Curata da Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani, e da Matteo Vanzan, storico dell’arte e direttore di MV Arte, la mostra si sviluppa in un contesto affascinante: un castello medievale del XIII secolo, scelto volutamente per creare un dialogo tra epoche. La modernità urlata dai futuristi si scontra e si intreccia con la pietra antica, in un contrasto simbolico che riflette l’eterna tensione tra tradizione e innovazione.

Mondo Futurista’ richiama nel titolo l’Universo Futurista di Giacomo Balla del 1918 e attraversa un quarantennio, dal 1901 al 1943, con 50 opere tra oli su tela, disegni, sculture, litografie, manifesti e documenti originali. Un viaggio che inizia con Il lavacro dell’umanità di Gaetano Previati e si conclude con Biliardo di Renato Di Bosso.

Tra i protagonisti, immancabile Forme uniche della continuità nello spazio di Umberto Boccioni, esposta nell’esemplare storico realizzato dallo straordinario fonditore Francesco Bruni. Un’opera che ha resistito per decenni agli agenti atmosferici, simbolo stesso della resistenza e del dinamismo futurista. Accanto, capolavori meno noti ma di grande valore storico come Maggio 1915 di Plinio Nomellini e Città Cosmica di Italo Fasulo.

Presenti anche opere e testimonianze di figure centrali del movimento: da Giacomo Balla a Fortunato Depero, da Luigi Russolo a Benedetta Cappa Marinetti, accanto a nomi come Tullio Crali, Marisa Mori, Uberto Bonetti e molti altri. Tra i documenti, spiccano le prime edizioni dei testi-manifesto di Marinetti: Mafarka il Futurista (1910) e Zang Tumb Tumb (1914), dedicati alla poetessa desenzanese Enrica Piubellini.

"La mostra dimostra quanto il Futurismo sia stato un motore innovativo per tutta la cultura del Novecento – afferma Giordano Bruno Guerri – . Marinetti immaginava un’arte per tutti, capace di scuotere le coscienze e rinnovare il pensiero. La pop art, Warhol, Cage: tutti hanno un debito verso di lui".

Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Desenzano del Garda e organizzata da MV Arte e Ufficio Cultura del Comune, Mondo Futurista gode del patrocinio del Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comunità del Garda, NaviGarda, GardaMusei e Lago di Garda Lombardia. Una mostra che promette non solo di raccontare il Futurismo, ma di farlo rivivere nel suo spirito più autentico.