Riflettori puntati sull’edizione 36 del ‘Ravenna Festival’. I concerti di ‘Romagna in fiore’ come atteso antipasto. Dal 31 maggio al 13 luglio una miriade di appuntamenti

La musica è armonia, la musica è cura. "Donde hay musica no puede haber cosa mala", ovvero "Dove c’è musica...

di Redazione Itinerari
4 maggio 2025
La musica è armonia, la musica è cura. "Donde hay musica no puede haber cosa mala", ovvero "Dove c’è musica...

La musica è armonia, la musica è cura. "Donde hay musica no puede haber cosa mala", ovvero "Dove c’è musica...

La musica è armonia, la musica è cura. "Donde hay musica no puede haber cosa mala", ovvero "Dove c’è musica non ci può essere alcun male", sentenzia Sancho Panza, scudiero di Don Chisciotte. E la frase coniata da Cervantes è anche il fil rouge della 36ª edizione di ’Ravenna Festival’ che – anticipata dai concerti di ’Romagna in fiore’ – prenderà il via sabato 31 maggio per concludersi il 13 luglio. Un cartellone ricchissimo, con oltre cento alzate di sipario e più di mille artisti coinvolti, in un tessuto multidisciplinare che abbraccia musica, danza, prosa ed eventi speciali.

Nume tutelare del festival fin dal suo esordio è Riccardo Muti che dirigerà la ‘sua’ orchestra giovanile Cherubini e il violinista Giuseppe Gibboni nel concerto inaugurale, poi il 1° e 2 giugno riunirà più di mille coristi da tutta Italia nell’abbraccio dei cori verdiani: il Maestro tornerà sul podio anche il 5 luglio per un nuovo concerto. Ravenna accoglierà anche altri grandi direttori, come Zubin Mehta alla guida dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino (26 giugno) e Daniel Harding con l’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (10 luglio), mentre Accademia Bizantina e Alessandro Tampieri firmeranno una serata dedicata a Vivaldi.

Ci saranno inoltre le dediche di Uri Caine all’attivista afroamericano Octavius Catto, di Cat Power a Bob Dylan, di Aterballetto a Ennio Morricone, una serata Pink Floyd e gli omaggi al coreografo Micha van Hoecke e al jazzista Joe Zawinul. Tantissimi i protagonisti tra Ravenna, Lugo e Cervia: in cartellone anche Enrico Rava e Stefano Bollani, Malika Ayane, Alessio Boni, Pietro Fresa, Alexander Gadjiev, Fabrizio Bosso, Carlo Lucarelli, Aldo Cazzullo, Moni Ovadia e Dardust.

Nella figura di Don Chisciotte si riflette anche il coraggio dell’eroe, la capacità di immaginare un ideale di giustizia e di bellezza. Marco Martinelli ed Ermanna Montanari dunque completeranno il trittico di ’Don Chisciotte ad ardere’, Marco Baliani porterà in scena il coraggio silenzioso, e il Grande Teatro di Lido Adriano, con la sua comunità cosmopolita, rileggerà il ’Bhagavadgita’, un testo che per l’Induismo ha valore sacro. La sezione teatro comprende anche la prima di ’Ghosts’ di Fanny & Alexander che ci porterà nell’universo di Edith Wharton, autrice di racconti di famtasmi.

Ad aprire la strada al festival, anche quest’anno, saranno i concerti pomeridiani ed ecosostenibili di ’Romagna in fiore’, dal 10 maggio al 2 giugno in alcune fra le località più colpite dalle alluvioni, Faenza, Traversara di Bagnacavallo, Modigliana, Borgo Tossignano, Forlì, Riolo Terme, con alcuni celebri artisti italiani e internazionali dalla sensibilità green, i Modena City Ramblers, Raphael Gualazzi, I Patagarri, Quintorigo con John De Leo, Ernst Reijseger & Cuncordu e Tenore de Orosei, Pfm, Savana Funk, Fatoumata Diawara, Baba L’ Bluz, Martino Chieffo, Coro a Coro, Noa. Tutto per un abbraccio alle comunità locali e al loro patrimonio di natura e tradizioni. Info su www.ravennafestival.org