La cittadina del Viterbese affascina per la sua unicità. Tra archeologia, arte, tradizioni e natura è una meta ideale per scoprire il Lazio più autentico

Era la porta sud di un vero e proprio impero, molti secoli fa: da lì verso nord si estendeva il...

di PAOLO PELLEGRINI
4 maggio 2025
Una veduta di Sutri, antico luogo di scambio lungo la via Francigena

Una veduta di Sutri, antico luogo di scambio lungo la via Francigena

Era la porta sud di un vero e proprio impero, molti secoli fa: da lì verso nord si estendeva il territorio degli Etruschi. In seguito, proprio per la posizione privilegiata al centro dell’Italia, fu luogo di scambio di notevole importanza, anche per la posizione lungo la via Francigena, ovvero l’autostrada nord-sud di quei tempi.

Era il Medioevo, e Sutri (siamo in provincia di Viterbo a trecento metri di altitudine) aveva già raggiunto un certo peso: tutta colpa di un documento e di... un fagiolo. Quel documento, firmato dal re longobardo Liutprando, meglio noto come ’donazione di Sutri’ e che di fatto, era il 728, avrebbe dato il la al potere temporale dei Papi.

Il famoso fagiolo – leggenda che potrebbe avere però fondamento di verità – sarebbe entrato in scena pochi decenni più tardi. Con un beneficiario illustre: dicono infatti che fu proprio il fagiolo di Sutri – chissà se cucinato in zuppa o che altro – ad alleviare i dolori che la gotta causava a Carlo Magno, il re dei Franchi in transito pere farsi incoronare imperatore a Roma. Se la storia sia vera non si sa, fatto sta però che il fagiolo di Sutri si è meritato la sua brava Sagra annuale – a settembre l’edizione numero 51 – durante la quale viene servito in caratteristiche ciotole di terracotta.

Di questo grande passato, e anche di altro, oggi Sutri conserva bellissime testimonianze. Dall’area archeologica all’impianto cittadino, dalla chicca del centro storico in tufo a un gioiello settecentesco come la Villa Savorelli, tanto da meritarsi l’ingresso nel club dei Borghi più belli d’Italia. Passeggiando per le sue strade, si può ammirare un patrimonio storico di grande valore, tra cui il famoso Anfiteatro Romano, uno dei meglio conservati in Italia: risale al I secolo dopo Cristo e testimonia l’importanza di Sutri come centro di intrattenimento e aggregazione già nell’antichità.

Ma non è solo l’architettura romana (anzi, pure etrusca) a rendere speciale questa cittadina. Il centro storico, con le sue viuzze strette e le case in pietra, trasmette un’atmosfera autentica e suggestiva. Da non perdere la Cattedrale, costruita sui resti di un tempio romano, e il complesso di Santa Maria del Monte, che offre una vista panoramica sulla valle circostante.

Per gli amanti della natura, Sutri è un vero e proprio paradiso dell’outdoor. La sua posizione permette di esplorare il Parco della Valle del Treja, un’area protetta ricca di sentieri, cascate e biodiversità. È il luogo ideale per escursioni, passeggiate e momenti di relax immersi nel verde. Una destinazione da non perdere soprattutto adesso con l’inizio della bella stagione.