Federico Fellini e Tonino Guerra due protagonisti della cultura italiana hanno raccontato le bellezze e le ricchezze di questa regione. Non hanno dimenticato di descriverne anche la voglia di vivere e divertirsi sempre con un’attenzione alla riflessione

L’operosità dell’entroterra sposa l’ingegno e il sogno cullati sul litorale. E così si dà vita alla magia

di Redazione Itinerari
1 giugno 2025
La Notte Rosa festeggia la 20esima edizione (foto Fabrizio Petrangeli)

La Notte Rosa festeggia la 20esima edizione (foto Fabrizio Petrangeli)

Ci sono vari personaggi che esaltano la Romagna e sicuramente uno di loro è Tonino Guerra che vi è nato, a Santarcangelo, e che dopo gli anni romani vi è tornato, scegliendo un comune che allora era nelle Marche ma che si è sempre sentito romagnolo e che il poeta caro a Fellini ha contribuito a fare sì che con un referendum si aggregasse alla provincia di Rimini, vale a dire Pennabilli. Da lassù il mare non si vede, ma se ne respira comunque l’aria. Invece il suo caro amico Federico sul mare a Rimini ci era proprio nato e di quelle esperienze giovanili ci ha lasciato mille esempi, il più eclatante la scena quando il transatlantico Rex appare all’orizzonte e i folli amici di “Amarcord” non stanno più nella pelle.

Due personaggi straordinari: poeta e sceneggiatore il primo, sceneggiatore e regista – e mago, illusionista, profeta – il secondo, ma legati intimamente da quell’amore viscerale per una terra, il litorale romagnolo dove ingegno e sogno hanno costruito meraviglie dove era padule dimostrando quanto il carattere di quella gente fosse esuberante e mai domo: non accontentarsi è la prima legge del romagnolo. La Romagna è la protuberanza marina di una regione operosissima come l’Emilia: insieme riescono a superare i momenti difficili, lavorando con passione e impegno fino a risolvere le cose.

E con l’estate il fenomeno di questa terra si compie nella totalità. Senza mai lasciare indietro divertimento e riflessione: la Notte Bianca e la Notte Rosa – soprattutto questa – sono nate qui, popolare l’impero dopo il tramonto vuol dire festa e baccanale, ma anche ripensamento sul ruolo della donna, abbattimento delle barriere. Se non sempre l’obiettivo è centrato si può riprovare e fare meglio. Passeggiare ai Lidi o a Cattolica, in viale Ceccarini a Riccione o su quello a mare di Rimini, sul canale di Cesenatico, nella Cervia dei pescatori e delle saline o nella Milano Marittima della mondanità portata dai meneghini ha un afrore speciale. D’altronde, Romagna mia Romagna in fiore...