Mauritania: il respiro del deserto fra dune, monoliti e l’occhio del Sahara
Dall’affascinante Erg Amatlich alle città carovaniere come Chinguetti e Ouadane, custodi di manoscritti millenari, fino alla vibrante capitale Nouakchott, affacciata sull’oceano. Un viaggio fuori dal tempo

Insediamento nel deserto del Sahara a Mhaireth. in Mauritania
Mauritania: un viaggio fuori dal tempo tra dune, storia e tradizioni Se esiste un luogo in grado di farci percepire la vastità dell’universo e il senso dell’eterno, quel luogo è senza dubbio la Mauritania.
Qui, il deserto non è soltanto un elemento geografico, ma un’entità viva che domina l’orizzonte con il suo ritmo silenzioso e immutabile. Ogni granello di sabbia racconta secoli di storia, ogni duna è il risultato del paziente lavoro del vento, e il cielo, punteggiato di stelle più luminose che altrove, si apre come un immenso manto sopra un paesaggio senza confini. Visitare la Mauritania significa lasciarsi alle spalle la frenesia della modernità e immergersi in una dimensione in cui il tempo scorre diversamente, dove la natura detta le regole e la vita si adatta al suo volere.

Qui, il nomadismo non è soltanto una scelta di vita, ma una necessità tramandata di generazione in generazione. È una terra di incontri e di scambi, un crocevia tra il mondo arabo e l’Africa subsahariana, una fusione di tradizioni che si riflette nei volti delle persone, nelle architetture delle città carovaniere e nei mercati vivaci dove spezie e tessuti colorati raccontano di antichi commerci.

Il paesaggio: tra sabbie infinite e oasi nascoste
Nonostante sia dominata dal deserto, la Mauritania è una terra di sorprendenti contrasti. Le coste dell’Atlantico offrono una vista inaspettata, con le loro spiagge selvagge e le barche variopinte dei pescatori che sfidano le onde. Più a sud, il fiume Senegal disegna una striscia di verde in mezzo all’aridità, creando un ecosistema rigoglioso in cui vivono fenicotteri, pellicani e coccodrilli.

Nel cuore del paese, il paesaggio cambia ancora: la sabbia lascia spazio a rilievi rocciosi e canyon profondi, testimonianze di un passato geologico affascinante. Un tempo, questa regione era punteggiata di laghi e fiumi, come dimostrano le incisioni rupestri lasciate dai Bafour, un popolo neolitico che viveva qui migliaia di anni fa. Ma con l’avanzare del Sahara, il clima si trasformò e gli abitanti furono costretti a inventarsi un nuovo modo di vivere. L’introduzione del cammello, intorno al III secolo a.C., rese possibili i grandi commerci transahariani, dando vita a città leggendarie come Chinguetti e Ouadane, punti di riferimento per le carovane che trasportavano oro, sale e tessuti preziosi.
Nouakchott, la capitale
Sebbene il cuore della Mauritania batta nel deserto, il suo volto più moderno si trova a Nouakchott, una città nata nel 1960, all’epoca dell’indipendenza, e cresciuta rapidamente fino a diventare il centro economico e politico del paese. Il suo nome significa ‘legna cotta’, un riferimento al suo passato quando questa regione era ancora fertile e attraversata da corsi d’acqua. Oggi, però, la città combatte con l’avanzata inesorabile delle sabbie, che minacciano costantemente edifici e strade.

Passeggiando per Nouakchott, si coglie un mix di contrasti: le zone residenziali più moderne si affiancano ai quartieri più autentici, dove il mercato del pesce offre uno spettacolo vibrante di colori e suoni. Ogni pomeriggio, i pescherecci scaricano il pescato del giorno, mentre uomini e donne si affollano tra i banchi per accaparrarsi le prelibatezze dell’oceano. Per chi vuole scoprire la storia e la cultura mauritana, il Museo Nazionale è una tappa imperdibile: qui si trovano manufatti antichi, oggetti tradizionali e testimonianze della vita nomade che ancora caratterizza molte comunità locali.
L’Erg Amatlich: il fascino delle dune

Lasciandosi alle spalle la frenesia della capitale, l’avventura vera e propria è nel deserto sulle jeep del tour operator Mauritania Desert Vojages. Una delle zone più suggestive è l’Erg Amatlich, un mare di dune dorate che si estende a perdita d’occhio. Le dune di Azoueiga, tra le più spettacolari, cambiano colore a seconda dell’ora del giorno: dal giallo brillante di mezzogiorno al rosso intenso del tramonto. Qui, il silenzio è assoluto, interrotto solo dal soffio del vento che scolpisce continuamente nuove forme nella sabbia.
Trascorrere una notte in questo luogo è un’esperienza indimenticabile. Al calar del sole, il cielo si accende di miliardi di stelle, e attorno al fuoco si ascoltano racconti e leggende tramandate dai nomadi del deserto. Al mattino, le impronte lasciate dagli animali rivelano la presenza discreta di fennec, sciacalli e piccoli roditori, abituati a sopravvivere in condizioni estreme.
Chinguetti, la città dei manoscritti

Proseguendo nel cuore della Mauritania, si giunge a Chinguetti, una delle città sante dell’Islam e un tempo un’importante tappa lungo le rotte carovaniere. Fondata tra l’XI e il XII secolo, la città era conosciuta come "la Sorbona del deserto", grazie alle sue biblioteche che ancora oggi custodiscono manoscritti antichissimi.
Sfogliando questi testi, scritti su pergamena e pelle di gazzella, si scopre un mondo fatto di scienza, astronomia, medicina e poesia. La biblioteca di Sid'Ahmed Ould Habott è tra le più celebri, con oltre 1.500 volumi, tra cui alcuni risalenti all’XI secolo. Proteggere questi tesori è una sfida quotidiana: gli abitanti di Chinguetti si impegnano a preservarli con metodi tradizionali, contrastando gli effetti dell’umidità e degli insetti con polveri naturali e sistemi di ventilazione artigianali.
Ouadane, il fascino delle rovine nel deserto

Se Chinguetti è il simbolo della cultura, Ouadane rappresenta la potenza commerciale del passato. Un tempo, questa città era un nodo fondamentale lungo le rotte che collegavano il Mediterraneo all’Africa nera. Oggi, le sue rovine raccontano la storia di un’epoca lontana, con case di pietra in rovina e imponenti mura che resistono all’assalto del vento e del tempo.
Attraversando la regione dell’Adrar, il paesaggio si fa ancora più spettacolare: canyon, altopiani e falesie creano scenari surreali, che non a caso sono stati scelti come sfondo per film come Fort Saganne, con Gérard Depardieu. Viaggiare in Mauritania significa abbracciare il senso dell’avventura, riscoprire la bellezza della lentezza e imparare ad ascoltare il respiro profondo del deserto. È un’esperienza che lascia il segno, un viaggio che va oltre la geografia per toccare corde più profonde, tra sogno e realtà, tra passato e presente.
Ben Amerà: il colosso di pietra e le sue leggende

Nel cuore del deserto sorge Ben Amerà, il secondo monolite più grande al mondo dopo l'Ayers Rock. Al suo fianco si trova Aisha, un'altra imponente formazione rocciosa avvolta da miti e simbolismi. Questo gigante di pietra non è solo un capolavoro naturale, ma un luogo ricco di storie. Artisti internazionali hanno decorato la sua base con sculture in granito per celebrare il nuovo millennio. Secondo una leggenda, fu sollevato da uno spirito della natura per proteggere il deserto. Altri racconti parlano di guerrieri nascosti tra le sue rocce o di saggi che vi trovavano ispirazione. Ancora oggi, chi lo visita percepisce un'aura di mistero e spiritualità.
La Struttura di Richat: l'Occhio del Sahara

Nei pressi di Ouadane si trova la Struttura di Richat, meglio conosciuta come ‘L'Occhio del Sahara’. Visibile dallo spazio, questa formazione circolare di 50 km di diametro ha affascinato scienziati e viaggiatori. A lungo ritenuta il risultato di un impatto meteorico, si è scoperto che è una cupola geologica erosa nel tempo. Composta da rocce antichissime, alcune di oltre un miliardo di anni, la sua struttura è oggetto di studio per la Nasa e un punto di riferimento per la geologia planetaria. Nonostante le speculazioni su un legame con la mitica Atlantide, resta una meraviglia naturale unica nel suo genere.
Il Treno del Deserto
Il Treno del Deserto è una delle esperienze più intense della Mauritania. Questo convoglio lungo fino a 2,5 km trasporta minerale di ferro da Zouérat a Nouadhibou, percorrendo 800 km in 24 ore. Viaggiare su questo treno significa affrontare il caldo torrido di giorno e il freddo pungente di notte, senza alcun comfort. I viaggiatori si sistemano sui vagoni merci, tra polvere e vento, portando con sé acqua e provviste. Ma la fatica viene ripagata: il cielo stellato del Sahara, l'alba sulle dune e la libertà assoluta rendono il viaggio indimenticabile. Per i mauritani, è un'arteria vitale; per gli avventurieri, un'immersione nell'anima autentica del deserto.
Banc d’Arguin, un paradiso tra deserto e oceano
Situato lungo la costa atlantica della Mauritania, il Parco Nazionale del Banc d’Arguin è una delle aree protette più spettacolari dell’Africa. Qui, le acque turchesi dell’oceano incontrano le dune dorate del Sahara, creando un ecosistema unico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Questo santuario naturale ospita una straordinaria biodiversità, tra cui migliaia di uccelli migratori, come fenicotteri, pellicani e sterne, che vi sostano durante le loro rotte stagionali arrivando persino dalla Siberia.
Le lagune e le secche del Banc d’Arguin offrono anche un habitat ideale per numerose specie marine, attirando pescatori Imraguen, che ancora oggi praticano antiche tecniche di pesca sostenibile con l’aiuto dei delfini. Il paesaggio incontaminato e il silenzio avvolgente rendono il parco una meta imperdibile per gli amanti della natura e della fotografia, offrendo uno spettacolo di colori e vita in perfetto equilibrio tra terra e mare.