Da Polignano alla costa adriatica leccese è un susseguirsi di luoghi carichi di magia. Le rocce scolpite dal tempo regalano scorci unici
Puglia? Spiagge caraibiche e mare cristallino. Ma di questo incantevole scenario fanno parte anche le grotte, alcune delle quali sono...

Puglia? Spiagge caraibiche e mare cristallino. Ma di questo incantevole scenario fanno parte anche le grotte, alcune delle quali sono...
Puglia? Spiagge caraibiche e mare cristallino. Ma di questo incantevole scenario fanno parte anche le grotte, alcune delle quali sono autentiche meraviglie naturali. E il Salento ne ha tante. È il caso, per esempio, della Grotta della Poesia, una delle piscine naturali più belle al mondo. A custodirla è re Roca Vecchia (siamo in provincia di Lecce e in particolare nella marina di Melendugno), antica e fiorente città messapica oggi raccontata da numerosi ritrovamenti archeologici: strade, pozzi, tombe, mura e torri. In sostanza, si tratta di una cavità grande una trentina di metri che si apre nella scogliera e presenta numerose incisioni. Il mare è di quelli che lasciano senza fiato.
Sempre sulla costa adriatica leccese, stavolta nei pressi di Castro, celebre per il suo reticolato di case bianche a strapiombo sul mare, è possibile visitare la suggestiva Grotta della Zinzulusa, così chiamata per via delle sue formazioni rocciose dette ‘zinzuli’ (stracci in dialetto locale). Scoperta nel 1793 e paragonata alle fauci di una balena, questo spettacolo della natura vanta un tratto suggestivo ribattezzato ’corridoio delle meraviglie’ per via delle stalattiti e stalagmiti dai nomi fantasiosi: il Baldacchino o pulpito di pietra, il Presepe, la Torre di Pisa, la Cascata.
Poco distante, ecco la Grotta azzurra, raggiungibile solo via mare. Il nome lo deve alla colorazione del mare al suo interno: un blu cobalto che conquista. Degna di menzione è anche la Grotta Romanelli, sempre nei dintorni di Castro, un unico vano lungo 35 metri situato a 7,5 metri sul livello del mare. Che è anche una delle più importanti stazioni paleolitiche conosciute. Scoperta agli inizi ‘900 da Paolo Emilio Stasi, la grotta ha fornito infatti agli studiosi importantissime testimonianze sui primi abitatori di queste terre; e al suo interno si trovano anche dei graffiti che rappresentano scene di caccia.
Ricchissima di grotte è Polignano a Mare, nel Barese, uno dei borghi più inconici della Puglia. Tra le più suggestive, la Grotta delle Rondinelle, della Chiangella, così chiamata perché il suono al suo interno ricorderebbe il pianto delle giovani donne rapite dai Turchi, e, soprattutto, la Grotta Palazzese (oggi occupata dal ristorante del celebre hotel ristorante Grotta Palazzese), il cui fascino si perde nei secoli. Nel Settecento ne rimase abbagliato l’abate di Saint-Non, che nel suo Voyage pittoresque immortalò così quell’incontro: "Entrativi, fummo sorpresi per la sua imponente grandezza (…) Nel paese chiamano questa grotta Grotta di Palazzo" (per approfondire: Stefania Mola, Il giro della Puglia in 501 luoghi, Newton Compton Editori).
Una vera e propria sfilata di grotte è quella che offre il Gargano (siamo nel Foggiano). Da Peschici fino alla località di Vignanotica se ne contano circa una ventina. Qualche nome: la Grotta Rossa, la Grotta del Serpente, la Grotta Sfondata, la Grotta Smeraldo - chiamata anche dei Pipistrelli -, la Grotta Calda, la Grotta dei Sogni e la Grotta dei Pomodori. E chi più ne ha più ne metta.