Circondata da un paesaggio incantevole e delicato la cittadina offre un percorso tra spiritualità e arte. E quest’anno a luglio torna la ‘Biennale dell’Umorismo’

Tolentino, in provincia di Macerata, è abbracciato da un paesaggio che sembra uscito da un dipinto rinascimentale. Città dalla storia...

di Redazione Itinerari
4 maggio 2025
Tolentino, in provincia di Macerata, è abbracciato da un paesaggio che sembra uscito da un dipinto rinascimentale. Città dalla storia...

Tolentino, in provincia di Macerata, è abbracciato da un paesaggio che sembra uscito da un dipinto rinascimentale. Città dalla storia...

Tolentino, in provincia di Macerata, è abbracciato da un paesaggio che sembra uscito da un dipinto rinascimentale. Città dalla storia millenaria, è celebre per il suo ricco patrimonio artistico, la spiritualità che la pervade e le eccellenze architettoniche che testimoniano secoli di grandezza. Il centro storico è un autentico scrigno di tesori: Piazza della Libertà accoglie i visitatori con la sua eleganza sobria. Sul lato meridionale si erge la Torre degli Orologi, con il suo quadrante quadruplo che domina il panorama e scandisce il ritmo della quotidianità.

Sempre in piazza si trova il MIUMOR – Museo Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, che offre una prospettiva unica sul mondo della satira e del disegno umoristico, raccogliendo opere provenienti da ogni angolo del pianeta. Questo spazio espositivo non solo celebra la creatività, ma sottolinea anche l’importanza del sorriso come linguaggio universale. Molto apprezzata è inoltre la Biennale dell’Umorismo – quest’anno verrà inaugurata a luglio –, che rende la città un punto di ritrovo per appassionati provenienti da ogni dove. Fra i numerosi edifici di rilievo vale la pena fare una visita al Teatro Vaccaj, un piccolo gioiello ottocentesco sempre molto frequentato grazie a una ricca stagione di prosa, musica e altri eventi.

Sede della Compagnia della Rancia, questo teatro all’italiana presenta interni impreziositi da affreschi e stucchi. Le chiese di Tolentino rappresentano un aspetto imprescindibile della città. Tra queste, la Chiesa di San Francesco colpisce per la purezza delle sue linee gotiche e per il ciclo di affreschi medievali che adornano le pareti. È però la Basilica di San Nicola il fiore all’occhiello di Tolentino, meta di pellegrinaggio da ogni parte del mondo e monumento di straordinaria rilevanza sia storica che religiosa, dedicato al santo agostiniano vissuto nel XIV secolo.

Se la facciata è stata recentemente riaperta al pubblico dopo un lungo lavoro di restauro anche grazie all’opera del Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, l’interno si caratterizza per l’ampia navata principale di forma rettangolare, scandita da cappelle laterali arricchite da opere d’arte. In alto lascia senza fiato il soffitto a cassettoni lignei dorati intarsiati, voluto dal vescovo agostiniano Giambattista Visconti e realizzato da Filippo e Piero da Firenze tra il 1605 e il 1628. L’elemento più celebre e straordinario della basilica è tuttavia il Cappellone di San Nicola, interamente ricoperto da affreschi trecenteschi di scuola giottesca, al momento ancora in fase di restauro.

Di notevole pregio sono poi il Museo della Basilica e il chiostro. La presenza delle spoglie di San Nicola da Tolentino rende questo luogo sacro una forte meta di pellegrinaggio. La passeggiata si conclude al Ponte del diavolo, oltre la ben conservata cinta muraria: la leggenda narra che fu San Nicola in persona a permetterne la costruzione facendosi più furbo del diavolo. Info su www.comune.tolentino.mc.it