Aosta, la Dora Bàltea, il Monte Bianco il Parco del Gran Paradiso: luoghi incontaminati e magici che fanno da palcoscenico alle diverse attività in programma. Concerti, festival e rappresentazioni nel segno della storia e delle tradizioni
Dal Forte di Bard alla montagna più alta d’Europa. Viaggio fra i piccoli centri della Valle d’Aosta

Lo storico castello di Avise con la torre quadrangolare (Arch. Reg. Autonoma VdA)
La vetrina di una Regione unica come la Valle d’Aosta è un Forte. Quello di Bard, che domina un borgo sospeso nel tempo e che oggi e domani accoglie i suoi numerosi turisti con una manifestazione il cui nome racconta tutto: Napoleonica.
Museo artistico e culturale ma soprattutto paesaggistico, questo maniero custodisce opere d’arte significative e offre al visitatore eventi come quello in corso dove le rappresentazioni storiche la fanno da padrone, ma anche immersioni nella contemporaneità, soprattutto con i concerti estivi che hanno in questo luogo fatato lungo il corso della Dora Bàltea un palcoscenico eccezionale. Ma non è solo il Forte di Bard a darci la misura di una Regione unica, diverse da tutte le altre e non solo perché è una di quelle autonome, ma perché vi si parla il patois, questa lingua (guai a chiamarlo dialetto) di origine franco provenzale che dà alle persone del luogo un’impronta ancor più amichevole.
Sarà che la natura nelle sue valli è stata molto generosa, sarà che un personaggio iconico come Rocco Schiavone ne dà una visione che parte dall’ostilità del cittadino di una metropoli e giunge alla complicità di chi ne ama i silenzi – e in fondo anche Aosta è un borgo, più grande degli altri ma con il loro ritmo –, gli spazi infiniti verdi d’estate bianchi di neve d’inverno, con le sue località sciistiche mitiche (Cervinia, Pila, La Thuile...) e luoghi incontaminati e magici: prendete Entreves, che significa fra le acque delle Dora che vi scorrono, un balcone che si apre sul Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa che sovrasta queste terre, patria degli alpinisti e degli stambecchi che trovi di casa nel vicino Parco del Gran Paradiso.
Valle – e le valli che si diramano da quella principale, come quella che porta al San Bernardo – di confini, di spiritualità, di transumanze, di culture che si mischiano, di natura e di socialità entrambe estreme – Gressoney e Saint-Vincent, Bionaz e Courmayeur – ma che vivono tutte della stessa integrità, dello stesso rispetto per la natura e i popoli.