Veneto, 5 itinerari da non perdere

Le leggendarie Olimpiadi del ’56 hanno creato il mito che si rinnova Dalla cabinovia del Col Drusciè alla nuova pista Lino Lacedelli

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Altro che manna dal cielo: la neve che è caduta copiosa sulle Dolomiti da inizio novembre è stata la vera fortuna dei comprensori del Veneto, che quest’anno hanno addirittura aperto in anticipo. Cortina d’Ampezzo è stata la prima località del Dolomiti Superski ad essere pronta per le curve di stagione già dal 10 novembre, a Col Gallina, seguita a fine mese dagli altri impianti del Consorzio, Auronzo, Misurina, e San Vito. Si scende anche sul monte Faloria, Cristallo, Lagazuoi: nomi che hanno fatto la storia dello sci nella conca ampezzana. Sono piste incredibili, quelle di Cortina, leggendarie per le Olimpiadi del ’56 e pronte ad ospitare nuovamente i Giochi nel 2026 insieme a Milano. Le novità della stagione, oltretutto, sono tante: dall’apertura il 23 dicembre della nuova cabinovia Col Drusciè che sostituisce la storica Freccia nel Cielo, alla nuova pista Lino Lacedelli in zona 5 Torri - la prima pista pubblica dedicata agli allenamenti in Italia che sarà utilizzata già per le qualifiche dei Mondiali 2021 - passando per un sistema antivalanghivo d’avanguardia.

Ma non solo Cortina: il territorio montano del Veneto comprende un’offerta invernale vasta e unica, con 30 comprensori sciistici e oltre 700 chilometri di piste di discesa e 1000 per il fondo, dal Monte Baldo alla Lessinia, dall’Alpe del Nevegal al Monte Avena. Suggestive, nella zona del Cadore, anche le località minori (e non per questo meno affascinanti) come Arabba, Pieve di Cadore, Alleghe. Distanti dal jet set e dalla mondanità di Cortina, sono il paradiso per i veri sportivi. Da Arabba, anch’essa parte del celebre comprensorio Dolomiti Superski, si snodano due tra i più spettacolari itinerari sugli sci: il Sellaronda, meglio noto come il “Giro dei quattro passi”, 40 chilometri di piste senza mai togliere gli sci, e lo skitour della Grande Guerra.

Tra la provincia di Belluno e la Val di Fassa spicca lei, l’incontrastata Regina di questi luoghi: la Marmolada. Con i suoi scorci mozzafiato e alberghi direttamente sulle piste, regala un mix di fascino e facile fruibilità, perfetto per sciatori esperti ma anche per famiglie. Tra le località migliori da cui ammirarla, in cima al podio c’è Col Margherita, nel comprensorio sciistico Alpe Lusia – San Pellegrino, terrazza panoramica naturale sulle Dolomiti patrimonio UNESCO. Senza dimenticare la montagna vicentina: l’area di Asiago è il vero fiore all’occhiello dello sci nordico, che ben si presta alle caratteristiche naturali dell’altopiano. E per chi non può concedersi un’intera settimana bianca, nella parte più a sud del Veneto il Monte Baldo e il comprensorio sciistico di Nevegal sono ideali per una giornata sugli sci andata e ritorno.

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