Veneto non solo Cortina e non solo sci

La Perla delle Dolomiti è sinonimo di esclusività mentre l’immagine del Cadore è tutta montagne, laghi e natura incontaminata

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In attesa dei Giochi olimpici invernali del 2026, tutto il mondo della neve in Veneto gira intorno a Cortina. L’Ampezzano è attraversato proprio dal nostro itinerario invernale lungo le Dolomiti Orientali: un buon momento per conoscere Cortina corrisponde al prossimo weekend dal 18 al 22 marzo quando su queste nevi si svolgeranno le Finali di Coppa del Mondo, le “prove generali” dei Mondiali di sci alpino in calendario l’anno prossimo.

Il meccanismo per rinnovare Cortina è già stato innescato: è appena stata inaugurata la nuova cabinovia di Col Druscié che sostituisce il primo tronco della storica funivia Freccia nel Cielo, aperta nel 1969, e smantellata pochi mesi fa dopo cinquant’anni d’ininterrotta attività. Questo nuovo impianto di risalita realizzato dall’altoatesina Leitner cambierà il volto di Cortina: le 47 cabine viaggiano alla velocità di 6 metri al secondo, hanno una portata massima di 1800 persone l’ora e migliorano il comfort e accessibilità per gli sciatori. 

Piste nuove, alberghi nuovi, ristoranti nuovi, una mobilità più moderna e forse anche un’immagine nuova che, quando arriverà il 2026, vorrà essere meno identificata con il vip nostrano che va a trascorrere le feste di fine anno all’ombra delle Tofane e si renderà più internazionale, offrendo standard ancora più alti. Ne gioverà anche tutto il Cadore, la parte più settentrionale della provincia di Belluno, che oggi l’immaginario comune rappresenta con infinite foreste di conifere e piccoli villaggi nel fondovalle del fiume Piave e con la zona del Lago di Auronzo e del Lago di Misurina, due piccoli gioielli incastonati tra le montagne che anche d’inverno arricchiscono l’esperienza del turista: pattinare sul ghiaccio a Misurina è un piacere da non perdere per chi si trovi a passare a quelle latitudini.

Enrico Maria Corno

 

Snowkite Come volare con la vela al Passo Giau Tra Selva di Cadore e Cortina c’è la base di Kite4Freedom, la scuola di snowkite più importante d’Italia. Il campione Michele Alì accompagna gli amanti dell’adrenalina in un volo tandem in piena sicurezza: una piccola vela, una pendenza minima e gli sci ai piedi per un divertimento assicurato. Con lo snowkite non si decolla ma si fanno con grandi salti e brevi voli, anche di 50 metri. La vela serve come traino”.

 

Piatto tipico I Casunziei del Cadore Non c’è ristorante, rifugio o osteria che, da Alleghe a Lorenzago, non li abbia in carta: i casunziei sono ravioli a forma di mezzaluna, ripieni di un impasto a base di rape rosse e conditi con burro fuso, semi di papavero e ricotta affumicata. Spesso vanno serviti nel piatto con una spolverata di parmigiano e una grattata di noce moscata.

 

Alleghe, Ancora chiusi i Serrai I Serrai di Sottoguda attraversano una strettissima gola tra la Marmoalda e Alleghe. Ci passa una pista da sci larga solo un paio di metri, distrutta dalla tempesta Vaia due anni fa.

 

Cortina I cappelli dell’Averau Oltre alla suggestione delle Cinque Torri che fanno da cornice, la ragione per venire in questo rifugio a 2413 metri - con o senza sci ai piedi - sta soprattutto nei primi piatti del menu. Chiedete i cappelli d’alpino ripieni di formaggio e noci (una pasta verde piegata in modo tale che prenda la forma del copricapo su cui viene inserita una fogliolina di salvia a mo’ di penna) e i tagliolini al ragù di cervo tartufato. – Rifugio Averau Località Forcella Nuvolau, 9, Cortina d’Ampezzo (BL)

 

Marmolada In cima per ammirare il sole all’alba Appena sotto il Passo Fedaia, a Malga Ciapèla, parte la lunghissima funivia che in tre tratti arriva quasi in cima fino alla Marmolada. Anche i non sciatori salgono alla terrazza panoramica di Punta Rocca, a 3265 metri di quota. I prossimi 7 e 21 febbraio si potrà eccezionalmente salire per vedere l’alba.