Andar per cantine in Valle d’Aosta: Picotendro, Prié Blanc e Pinot Noir di montagna. Dove gustare i vini migliori
Viaggio nell’eccellenza da Donnas ai piedi del Monte Bianco, passando anche per una cantina nel centro del capoluogo, all’interno delle mura romane. I consigli giusti anche per mangiare e dormire bene

Paesaggio vinicolo valdostano
La Valle d’Aosta si risveglia in un’esplosione di colori e profumi. Il verde brillante dei vigneti inizia a dominare il paesaggio, mentre le vette ancora innevate offrono un contrasto mozzafiato con i tepori della stagione. È il momento perfetto per un viaggio alla scoperta di questa terra, tra cantine d’eccellenza, soste gastronomiche e un soggiorno indimenticabile.
Il nostro itinerario inizia nel cuore della viticoltura valdostana, a Donnas, dove Pianta Grossa azienda agricola di Luciano Zoppo Ronzero offre un’esperienza autentica tra i vigneti eroici della zona. Qui, il Nebbiolo valdostano chiamato Picotendro, racconta storie di fatica e passione con vigne a pergola valdostana che si arrampicano su terrazzamenti centenari. Una degustazione guidata permette di comprendere la magia di questi vini, mentre il panorama sul borgo aggiunge quel tocco di poesia che solo la Valle d’Aosta sa offrire.

A Morgex, il tesoro ad alta quota si chiama Prié Blanc. Da Donnas percorrendo l’autostrada A5 che da Aosta raggiunge il Monte Bianco, ci spostiamo verso un’altra eccellenza del territorio: la cantina è quella di Ermes Pavese, custode del Prié Blanc, le cui vigne ancora su piede franco sono coltivate alle altitudini più elevate d’Europa. Qui lo scenario è spettacolare: i vigneti ancora immersi nel fresco delle montagne contrastano con il cielo terso e luminoso. Il Prié Blanc, fresco e minerale, racconta un territorio unico, che merita una visita e una degustazione guidata per comprenderne l’anima.
Proseguendo il nostro viaggio, ci dirigiamo verso Cave Gargantua e André Pellissier, due realtà che esprimono appieno l’essenza della viticoltura valdostana. A Saint-Pierre, André Pellissier regala con il suo Pinot Noir coltivato a 880 metri di altezza, o il Torrette Superior, il Fumin e il Syrah, un’interpretazione elegante della tradizione. La visita alla cantina Cave Gargantua a Gressan, offre invece la possibilità di scoprire la passione e i segreti dei fratelli Laurent e André Cunéaz. L’azienda fondata nel 2013 per volontà di Laurent, nasce da un piccolo appezzamento di 3.500 metri e due vigneti di propriétà. Qui il nonno ha instillato loro l’amore per la terra e la passione nel fare il vino.
Ad Aosta, ubicata nei locali storici dell’antico Mulino della Ressaz, sorge Taema l’unica cantina all’interno delle antiche mura romane nel centro della città di Aosta. A guidarla due giovani fratelli Alessandra e Federico, che si sono dedicati al recupero di antichi vigneti abbandonati, oltre che alla salvaguardia di numerose microparticelle frammezzate in fase di abbandono nei dintorni di Nus, restituendo loro dignità e riportando in vita varietà che rischiavano di essere dimenticate. Taema è più di una cantina, è un legame con la tradizione, un luogo dove ogni bottiglia racconta il viaggio di una famiglia che trasforma il proprio passato in un futuro di eccellenza.
Dopo una giornata intensa tra vigneti e cantine, la destinazione perfetta per rilassarsi è l’Hotel Milleluci, un soggiorno di charme e un angolo di paradiso a dieci minuti di auto dal centro di Aosta, dove il comfort si unisce a una vista mozzafiato sulle montagne. Qui è d’obbligo passeggiare nel giardino fiorito o a concedersi un momento di relax nella spa. La colazione, ricca di prodotti locali, è la giusta energia per continuare la scoperta della Valle d’Aosta.

Il viaggio non può dirsi completo senza una sosta nel capoluogo: merita del tempo Aosta, la Roma delle Alpi, per visitare il suo ricco patrimonio di monumenti: dall’Arco di Augusto alla Porta Praetoria, dal Monumentale Teatro Romano all’Anfiteatro. Ma anche per assaporare la cucina del territorio con due tappe gastronomiche imperdibili: il Vecchio Ristoro, ristorante storico una stella Michelin, dove la tradizione valdostana si esprime in piatti autentici e curati dall’executive chef Filippo Oggioni, che nell’estate 2019 lo ha rilevato insieme all’amico e socio Paolo Bariani, e Paolo Griffa al Caffè Nazionale, il ristorante stellato con pasticceria e bar, ubicato in piazza Emile Chanoux, dove l’esperienza unisce l’innovazione, la creatività e rispetto delle materie prime locali. In entrambi i casi, il connubio tra l’alta cucina e i vini locali degustati rende il viaggio ancora più memorabile.