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Ungheria, viaggio alla scoperta di 6 meraviglie naturali

Alla scoperta del territorio ungherese con un itinerario rigenerante e stimolante a contatto con la natura e con se stessi

di GRAZIELLA LEPORATI -
7 gennaio 2023
Ungheria

Ungheria

L’Ungheria propone 6  luoghi naturali incantati per scoprire una destinazione dove l’avventura e il benessere si incontrano, tra sentieri che attraversano formazioni geologiche e passeggiate immersi nel verde. Ecco le mete che meritano una visita

Il laghetto di Megyer-hegy

 Il Megyer-hegy Tarn, di origine vulcanica, è una delle destinazioni più popolari delle Colline di Zemplén. Il laghetto è stato classificato come riserva naturale nel 1997. In passato, l’oasi naturale era attiva, i cui resti sono ancora oggi visitabili per i turisti più curiosi. Lo specchio d’acqua è raggiungibile con un sentiero di trekking che attraversa la collina alta diversi metri, arrivati in cima la vista è mozzafiato.

 

   

Il Parco nazionale di Aggtelek

Il Parco nazionale di Aggtelek e ospita al suo interno la grotta più lunga dell'Ungheria: la Caverna di Baradla, che si snoda lungo 25 chilometri. La nascita di questo fenomeno naturale, attraverso uno studio ricavato dai dati geologici, viene collocata a circa due milioni di anni fa. L'acqua gocciolante ha lentamente costruito le stalattiti di varie forme che ogni anno stupiscono e affascinano i turisti. Gli esploratoti che hanno scoperto la caverna hanno assegnato nomi espressivi e divertenti alle formazioni come Testa di drago, Tigre, Lingua della suocera, Camera colonnata o Sala dei giganti. La Sala dei Concerti, con la sua eccellente acustica e gli splendidi spettacoli, ospita ancora oggi concerti di musica classica e popolare.

Le colline di sale di Egerszalók

Dopo un sentiero che si snoda nella natura circostante, si arriva davanti ad una delle tre uniche meraviglie di sale esistenti al mondo che si trova a Egerszalók. Nascosta nella Valle delle Acque Medicinali, la collina di sale è formata dall'acqua che sgorga da 410 metri di profondità. Gli altri due posti al mondo dove si possono osservare formazioni naturali simili sono a Pamukkale, in Turchia, e nel Parco Nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti. La collina di sale è stata creata nel 1961, quando l'area era sottoposta a lavori di trivellazione alla ricerca di gas naturale e petrolio. L'acqua medicinale contiene calcio, sodio, magnesio e zolfo.

 

Foresta di Gemenc

Situata nel cuore dell'Ungheria, la Foresta di Gemenc è un luogo unico in Europa ed è un'area naturale protetta dal 1977. Ogni anno, la sua superficie di 180 chilometri quadrati viene allagata, consentendo la formazione di una fauna davvero speciale. Tra i salici e i pioppi trovano rifugio ernie, falchi saker, cicogne nere e aironi, ma anche cervi, caprioli e cinghiali sono ampiamente presenti nell'area. La foresta è un luogo magico per gli amanti delle escursioni e per chi vuole immergersi in una fiaba naturale fatta di sentieri e angoli idilliaci.

Parco geologico della bauxite

A soli 25 chilometri a sud di Oroszlány, è possibile camminare tra le rocce rosse del Parco Geologico della Bauxite a Gánt e visitare la Mostra delle Miniere di Bauxite di Balás Jenő. Il museo, realizzato proprio accanto alla cava, custodisce utensili da miniera e vecchie fotografie, inoltre nel cortile ospita anche due locomotive utilizzate per il trasporto della bauxite. L’esperienza trasporta i turisti in una dimensione senza tempo e senza spazio e li avvolge in un’atmosfera completamente naturale regalata dall’unicità del parco. Il complesso non è solo una reliquia dell'estrazione della bauxite, ma anche una testimonianza di un mondo che esisteva milioni di anni fa.

Il sentiero naturalistico di 13 stazioni intorno alla miniera è una piacevole passeggiata che permette ai turisti di conoscere la storia geologica della zona, come si è creato il giacimento di bauxite di Gant e quali minerali si trovano nell'area.

 Cascata del Velo

L'elenco dei tesori naturali più belli dell'Ungheria non sarebbe completo senza l'attrazione più bella della Valle di Szalajka: la Cascata del Velo. L'acqua carsica scroscia per 17 metri, formando delle splendide barre di pietra. Una volta che l'acqua risale in superficie, l'anidride carbonica intrappolata fuoriesce e il calcare accumulato dà vita a una struttura a gradini. La primavera, dopo lo scioglimento delle nevi, è il periodo dell’anno migliore per visitare la cornice naturale.