
Se ancora esiste il sogno americano Hollywood ne rimane il suo emblema. Tra pochi giorni al Dolby Theatre di Los Angeles si accenderanno le luci sulla 95a edizione degli Academy Awards (la cerimonia è prevista nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 marzo). Ben conosciamo il rituale tradizionale, dal Red Carpet con la sfilata delle stelle alla cerimonia di consegna delle statuette. Tra vincitori e vinti, lacrime e discorsi, omaggi e battute, il cinema autocelebrerà se stesso. E a noi comuni mortali cosa resta? Lontano dalle inavvicinabili poltrone rosse della platea e dalla calca della passerella rimane… tutto! I luoghi dove si respira, si “mangia” il cinema, quegli scorci che ti toccano l’anima e ti restituiscono il cuore della settima arte: le storie e le emozioni.
Il tour inizia venerdì, dal Tommie Hotel
Los Angeles non è economica, nei giorni degli Oscar i prezzi sono alle stelle (e il traffico più delirante del solito) ma se si vuole strizzare l’occhio alle star del cinema, il nostro “campo base” non potrà che essere il Tommie Hollywood, al 6516 di Selma Ave, praticamente sulla Hollywood Walk of Fame, a 2.6 km dal Dolby Theater, 1.5 dal Capitol Records Building, vicinissimo ai ristoranti e ai bar più “cool” della città. Tre notti per due adulti partono da poco più di 1.000 dollari (colazione inclusa). Disfatti i bagagli, zaini in spalla (o Uber) direzione Downtown Los Angeles, dove la skyline strizza l’occhio a New York. Pausa pranzo al Grand Central Market, nel cuore di DTLA, aperto al primo piano dell’Homer Laughlin Building dal 1917. Qui è stata girata la scena della cena di Mia e Sebastian in “La La Land” e nelle vicinanze c’è la Angels Flight, la funicolare più corta del mondo (solo 90 metri) costruita nel 1901.
Se amate la storia le proposte della LA Walking Tours fanno per voi, per scoprire location di cinematografica memoria, dal Million Dollar Theater, il primo cinema della città inaugurato nel 1917 con la prima di “The Silent Man” di William S. Hart, al Bradbury Building (nella foto, scelto da Ridley Scott per girare alcune tra le sequenze più suggestive di “Blade Runner”) al vecchio Warner Bros. Downtown Theatre. Obbligatoria una sosta all’hotel Biltmore al cui interno è stato girato il primo “incontro” di Peter Venkman con il fantasma Slimer in “Ghostbusters”. Da queste parti ci è passato anche Eddie Murphy per il primo e il terzo film della saga “Beverly Hills Cop”.
Per la cena niente di meglio che il Cicada (meglio se è in programma il cabaret) location per alcune scene di “Don’t Worry Darling”, “The Artist” e dove la bella Vivien (al secolo Julia Roberts) si è ritrovata alle prese con il dilemma “che posata uso” con tanto di lancio della lumaca in “Pretty Woman”.
Sabato è Hollywood la protagonista
Rientrando in città per placare i morsi della fame sosta al Musso & Frank (prenotazione imprescindibile), il primo ristorante a ottenere una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Il locale, in attività dal 1919, vanta una storia incredibile e avventori di spicco, da Orson Welles a Marilyn Monroe. Dopo cena con selfie d’obbligo al Chinese Theatre, che ha ospitato la cerimonia degli Oscar nel 1944, 1945 e 1946, dove si trova la Hollywood Footprints.
Domenica dietro le quinte: la visita agli Studios
Terminati i tour “dietro le quinte”, il nostro stomaco esigerà un premio. Nulla di meglio di Spago, fondato dallo “chef delle stelle” Wolfgang Puck che si occupa del catering degli Oscar. Siamo a Beverly Hills e preparatevi a spendere una cifra consistente. Ma oggi siamo star, giusto?
Il viaggio si conclude, le luci si spengono, il sipario si chiude. Per citare “Pretty Woman”: questa è Hollywood, la terra dei sogni. Alcuni si realizzano altri no, ma voi continuate a sognare…