Giovedì 18 Aprile 2024

Umbria, storia e arte brillano nel verde

Terra incantata dai morbidi paesaggi altalenanti e dai borghi immersi in una natura incontaminata. Un’atmosfera senza tempo per una meta sicura

Umbria

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«Dall’alto si contemplano paesaggi come patinati, conche di un verde argenteo, colline che scendono lentamente a valle recando torri, campanili, basiliche, monasteri. Tramonti limpidi, di un rosso privo di eccesso, sfumano sulle rocche e sugli oliveti, tra suoni di campane e rondini. L’aria leggera dà un senso di euforia fisica... », così descriveva l’Umbria negli anni ‘70 il celebre scrittore Guido Piovene. Così l’Umbria è rimasta ancora oggi: terra incantata con morbidi paesaggi e suggestivi borghi immersi in un’atmosfera senza tempo che la rendono una meta perfetta e “naturalmente” sicura anche in questi tempi di coronavirus. 
 
A scenari mozzafiato come quelli della Cascata delle Marmore a Terni o i tramonti sulle rive del lago Trasimeno, si alternano luoghi ricchi di arte, storia e spiritualità. Come Assisi ad esempio, la città di San Francesco con la sua Basilica e i capolavori di Giotto e Cimabue, o Perugia con il suo fiero testimone: l’Arco Etrusco ma anche la Fontana Maggiore o la Rocca Paolina, nel cui ventre oggi il visitatore entra con meraviglia in un percorso meccanizzato che scorre tra ruderi storici. Scrigno prezioso, la Galleria Nazionale ricco di tesori frutto del genio creativo di Pinturicchio, Perugino, Raffaello solo per citarne alcuni. A Gubbio, patria della millenaria Corsa dei Ceri e città dell’Albero di Natale più grande del mondo (realizzato sul Monte Ingino), oltre alla storica Piazza Grande e al Palazzo dei Consoli, si può anche andare alla scoperta dei misteri legati alla fine dei dinosauri che cela la Gola del Bottaccione, o girare per le botteghe artigiane dei maestri ceramisti dell’eugubino-gualdese. Percorsi da godersi in coppia, in famiglia o anche in beata solitudine. Orvieto, oltre al maestoso Duomo, tra i più famosi al mondo per la facciata ricca di decorazioni e bassorilievi, capolavoro dell’architettura romanica e gotica in cui sono conservati anche i preziosi affreschi del Signorelli, offre pure la visita al suggestivo pozzo di San Patrizio, geniale opera di ingegneria idraulica cinquecentesca, o ai cunicoli sotterranei scavati sin dall’epoca etrusca fino al medioevo, che a lungo sono stati utilizzati come cantine per conservare gli ottimi vini che ancora oggi si producono nella zona.
 
Capitolo a parte per Spoleto, Todi e Foligno. La prima affonda le sue radici nella preistoria. Delle epoche successive sono testimoni ben conservati il Teatro romano e l’Arco di Druso ma anche il Ponte delle Torri: un maestoso acquedotto romano-longobardo che Ghoete descrisse nel suo “Viaggi Italiani”, divenuto il simbolo della città del Due Mondi che vive in estate un particolare stato di grazia con il suo festival. Quest’anno il cartellone, rivistato, è stato spostato a fine agosto e avrà tra i suoi protagonisti Monica Bellucci e il maestro Riccardo Muti (dirigerà il concerto all’aperto sulla splendida piazza del Duomo). Todi, definita una ventina di anni fa da una celebre università statunitense la ’città più vivibile del mondo’, lega il suo nome a Jacopone, ma anche all’arte contemporanea di Beverly Pepper, artista americana di fama mondiale che l’aveva scelta come luogo in cui vivere. Il visitatore resterà conquistato dal Parco che ospita le sue opere così come dall’antica e bellissima Piazza del Popolo nonchè dall’imponente Tempio della Consolazione. Tutto intorno un paesaggio da esplorare, per gli sportivi che amano il contatto con la natura, anche in mountain bike. Percorribile in bici è anche il lungolago del Trasimeno dove si affacciano borghi straordinari e da dove, con un traghetto, si possono raggiungere le due incantevoli isole al centro, sinonimo di relax, ottimi piatti a base di pesce e prodotti artiginali tra cui i celebri merletti a tombolo. Castiglione del Lago, Passignano, Panicale, Città della Pieve sono alcuni dei luoghi del Trasimeno da non perdere.
 
Circondata da piste ciclabili è anche la città della Quintana e dei mille locali alla moda: Foligno, dove tra le altre cose è possibile ammirare la prima copia a stampa della Divina Commedia di Dante (realizzata l’11 Aprile 1472 dal prototipografo maguntino Giovanni Numeister). La lista delle città d’arte da visitare in Umbria è in realtà molto lunga, difficile citarle tutte: da Montefalco a Spello, da Trevi a Torgiano da Amelia a Deruta, da Narni a Bevagna fino a Montone. E poi la Valnerina con Cascia e Norcia. Fenomenale la “Fioritura” della Piana di Castelluccio, un imperdibile spettacolo della natura.
 
E per chi ama lo sport infine, non c’è che l’imbarazzo della scelta: dal rafting al cicloturismo, dal trekking al golf, dal canottaggio alla vela. (Il Portale della Regione Umbria offre tutti i riferimenti).