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Spello, 5 cose da fare e da vedere nel borgo dei fiori

1 aprile 2022
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Spello viene definito “il borgo fiorito” perché nei mesi primaverili i balconi delle abitazioni del centro storico sono ricoperti di fiori colorati. Non c’è quindi periodo migliore della primavera per visitare questo paesino della provincia di Perugia, diventato negli anni una vera e propria meta di culto. Il centro, inoltre, è ricco di storia e monumenti che vale la pena visitare. Ecco cosa non potete assolutamente perdere.

1. Gli addobbi floreali a Spello

Il motivo principale per cui questo borgo umbro è conosciuto in tutto il mondo è la dedizione e la passione che i suoi abitanti hanno per gli addobbi floreali. “Finestre, balconi e vicoli fioriti” è infatti la denominazione di una vera e propria competizione che ogni anno, ad aprile, coinvolge tutti coloro che vivono nel centro storico. La gara decreta un vincitore ma l’obiettivo principale è realizzare ornamenti sempre nuovi e originali e offrire ai visitatori uno spettacolo di profumi e colori che impreziosiscono le vie del paese. A giugno, inoltre, nel corso del corpus domini, Spello diventa anche lo scenario perfetto per l’infiorata: fiori e piante vengono utilizzati per riprodurre immagini sacre sulle pavimentazioni delle piazze del paese.

2. Le mura e le porte della città

La cinta muraria di Spello è perfettamente conservata e risale all’epoca romana. Lungo il percorso attraversato dalle mura si trovano diverse porte d’ingresso che nell’antichità erano le vie d’accesso alla città. La più importante è la Porta Venere, così denominata perché qui venne ritrovato un busto della statua della dea. Ai lati dei tre archi che costituiscono la “Porta” si trovano, inoltre, le Torri di Properzio, restaurate in epoca contemporanea e visitabili. Celebri sono anche la Porta Urbica, legata alla leggenda di Orlando - soldato fatto prigioniero da Venere - e la Porta Consolare, sovrastata da una torre su cui si trova un albero di ulivo (uno dei prodotti più celebri della città).

3. La Chiesa di Santa Maria Maggiore

La Chiesa di Santa Maria Maggiore di Spello è probabilmente la più celebre e affascinante tra le tante costruzioni religiose della città. Dedicata alla Madonna ed edificata sui resti di un antico tempio, è oggi uno dei più importanti luoghi di culto cittadini. Gli esterni e gli interni sono stati realizzati in epoca barocca e riprendono pienamente lo stile del tempo, ma ad essere particolarmente suggestivi sono i dipinti e gli affreschi ospitati dalla Chiesa e realizzati dal Pinturicchio. La Cappella Baglioni, ad esempio, è interamente decorata con i suoi affreschi, realizzati nel 1500 e che riproducono l’Annunciazione dell’arcangelo Gabriele a Maria, l’adorazione dei Pastori dopo la nascita di Cristo e la disputa di Gesù con i Dottori. La Cappella del Sacramento ospita un altro dipinto dello stesso artista.

4. La villa dei mosaici

Di recente scoperta (i primi ritrovamenti risalgono al 2005), la villa dei mosaici è un complesso monumentale di epoca romana tra i più importanti dell’Umbria. È un ambiente di 500 metri quadrati, i cui pavimenti sono completamente ricoperti da arte musiva. Probabilmente si trattava di una villa privata appartenuta a un ricco uomo che fece arrivare materiali e artisti direttamente da Roma per decorare la sua dimora. Le zone che compongono la villa sono venti e tra queste è riconoscibile il triclino, la sala da pranzo principale, dedicata ai banchetti in onore di Bacco. A seconda dei soggetti riprodotti nei mosaici, alcune sale sono poi state denominate la stanza degli uccelli, la stanza del sole radiante, la stanza delle anfore e la stanza degli scudi.

5. La Cappella Tega

Per diversi anni nel primo ‘900 questa saletta del centro storico di Spello fu la sede della bottega del sarto Pietro Tega, da cui prende il nome. Fu proprio lui a scoprire che – sotto l’intonaco – si trovavano alcuni affreschi quattrocenteschi realizzati da Nicolò Alunno e Pietro di Mezzaforte. Le immagini raffigurano la Madonna con il Bambinello, la Crocifissione, Sant’Anna, gli Apostoli e delle riproduzioni del Paradiso e dell’Inferno. Questo fa supporre che anticamente la sala fosse un luogo di culto e per questa ragione è oggi chiamata Cappella Tega. Viene aperta al pubblico in occasione di mostre e manifestazioni e, nel caso, l’ingresso è gratuito. Una delle pareti, però, è interamente costituita da grate, è quindi possibile guardare al suo interno.