Siviglia e la via del prosciutto spagnolo

Cosa fare e vedere a Siviglia in un weekend, compresa un'escursione lungo la strada del prestigioso prosciutto iberico

Come si taglia il prosciutto spagnolo - foto Lamberto Livraghi - Appunto

Come si taglia il prosciutto spagnolo - foto Lamberto Livraghi - Appunto

Bellezza e gusto, Siviglia e la via del prosciutto spagnolo. L'Andalusia è una delle regioni più affascinanti della Spagna e in un weekend si può combinare una tre giorni di evasione fra la capitale della regione e le zone del jamòn iberico per una breve vacanza tra cultura, movida e gourmet. Bastano un volo low cost dall'Italia e un'auto a noleggio, per un itinerario che parte da Siviglia e si sviluppa verso nord per 80-100 km nella Sierra de Aracena, fra colline, borghi di case bianche e castelli, e le tradizioni del prosciutto più apprezzato del mondo.

Siviglia: cosa vedere

La capitale dell'Andalusia è una delle città più belle della Spagna, un riuscito mix di culture europea e araba stratificate nei secoli, con un patrimonio artistico e culturale unico. Per visitarla serve un giorno e mezzo, per vivere la vivace movida serale. Il centro storico medievale si snoda attorno al fiume Guadalquivir ed è molto vario e ricco di spunti. La cosa migliore è girovagare facendosi ispirare da quel che si intravede fra un vicolo e l'altro: è difficile non intercettare le piazze e i monumenti più importanti. Ovvero l'antica fortezza araba dell'Alcazar, con giardini patio e saloni nel ricchissimo stile mudéjar. Poi la Cattedrale de Santa Maria, in stile gotico, con la torre campanaria della Giralda (il simbolo della città), Plaza de Espana con le decorazioni di ceramiche, la Torre del Oro sul fiume e i percorsi pedonali sul lungofiume. Da vedere anche la struttura del Metropol Parasol, una struttura moderna che ospita il mercato coperto di Plaza de la Encarnaciòn. Per gli appassionati di calcio merita una visita lo stadio del Sevilla Fùtbol Club, il Ramon Sànchez Pizjuàn, che si trova in centro, comodissimo da raggiungere con la metropolitana. L'Estadio Banito Villamarin, il campo da gioco del Betis, l'altra squadra della città, si trova un po' più a sud.

I quartieri più belli di Siviglia

Il Barrio de Santa Cruz è 'il' quartiere di Siviglia, che si sviluppa fra l'Alcazar e la Cattedrale, tutto vicoli stretti, stradine acciottolate, palazzetti con patio decoratissimi con azulejos e palme. Le vie sono costeggiate da alberi di limoni e arance, che fanno un bel contrasto con i muri bianchi delle abitazioni. Qui la nightlife è la migliore della città: dopo le 22 le strade si riempiono e i locali e le discoteche si animano fino all'alba. Appena a nord del barrio si incrociano le vie dedicate allo shopping dei prodotti tipici del luogo, cioè gli abiti per ballare il flamenco: anche senza acquistare vale la pena osservare i completi, le scarpe, i manton e gli accessori come il ventaglio che usano le donne sivigliane nelle feste popolari o quando escono la sera per ballare la caratteristica danza andalusa. Imperdibile la zona di Triana, immediatamente a ovest del Guadalquivir: è l'antico quartiere gitano, che conserva una parte importante dello spirito della città, fra mercati, chiese, palazzi, azulejos e chioschetti che servono tapas. Se volete assistere a uno spettacolo di flamenco, aggiratevi per i tablao e scegliete quello che vi ispira di più.

La strada del jamòn iberico, a nord di Siviglia

Una escursione molto interessante fuori Siviglia è quella lungo la strada del prosciutto crudo spagnolo, un'eccellenza gastronomica andalusa famosa in tutto il mondo. La zona è quella della provincia di Huelva, 80 km a nord di Siviglia, dove si estende la dehesa, la prateria tappezzata di alberi di querce (dichiarava Riserva della biosfera Unesco) dove pascolano i maiali neri (grigio scuro) iberici. Siamo nella Sierra de Aracena, una grande area verde dove oltre le praterie si alternano a colline boscose, intervallate ogni decina di km da una macchia bianca in corrispondenza di un villaggio. Punto di riferimento del territorio è Aracena, dove andare per vedere la Gruta de las Maravillas, una della più belle grotte d'Europa, con formazioni geologiche impressionanti. Ma anche (soprattutto) per degustare il pregiato jamòn di pata negra, ovvero il prosciutto di maiali di razza iberica al 100% allevati, macellati e conservati secondo le regole della disciplinare DOP dello Jamòn de Huelva. Ed è decisamente sorprendente scoprire come viene fatto questo super prosciutto, visitando una delle aziende che lo producono. Forse la migliore in questo senso è Cinco Jotas, a Jabugo (la capitale dell'industria dei salumi), una delle case più antiche e prestigiosa, che realizza solo jamon etichetta nera, il top del top.