Il Borgo dei Borghi 2025 è Militello in Val di Catania, già sito Unesco. Record per la Sicilia. Cosa vedere e gustare

“Oops l’abbiamo fato di nuovo” scrive la Regione, fiera del record della quinta targa ottenuta dalla Sicilia in 12 edizioni. Il borgo vanta un pregevole patrimonio barocco, archeologico ma anche ambientale. Senza dimenticare la gastronomia tra scacciata, mostarda e fico d’India

di LAURA DE BENEDETTI
22 aprile 2025
Militello in Val di Catania è il Borgo dei Borghi 2025, eletto per l'85% dal telespettatori della trasmissione Kilimangiaro. Insieme ad altri comuni della Val di Noto si fregia del titolo di Patrimonio Unesco per chiese e palazzi del periodo Barocco

Militello in Val di Catania è il Borgo dei Borghi 2025, eletto per l'85% dal telespettatori della trasmissione Kilimangiaro. Insieme ad altri comuni della Val di Noto si fregia del titolo di Patrimonio Unesco per chiese e palazzi del periodo Barocco

È l’anno d’oro della Sicilia. Ai titoli di Regione europea della Gastronomia, attribuito alla Sicilia dall’Unione europea, e di Capitale italiana della Cultura, assegnato per il 2025 dal Ministero della Cultura ad Agrigento, si aggiunge infatti quello di Borgo dei Borghi 2025 assegnato a Militello in Val di Catania domenica 20 aprile dalla trasmissione Rai Kilimangiaro, al termine di una competizione che ha visto in finale 20 località, una per regione.

A fregiarsi del titolo di Borgo dei borghi 2025, dunque, a conclusione della tradizionale competizione, il cui esito è legato per l’85% al voto popolare, è il borgo già conosciuto come Militello in Val di Noto. 

Militello già tra i siti Unesco

Il borgo in provincia di Catania, inserito dal 2002 nell'associazione dei Borghi più Belli d'Italia e riconosciuto patrimonio Unesco, insieme ad altri centri della Val di Noto per il suo straordinario patrimonio barocco, si è posizionato al primo posto tra i 20 borghi in concorso quest'anno. Oltre alle sue Chiese barocche di inestimabile valore, ai palazzi nobiliari, al ricco patrimonio culturale testimoniato dai monumenti anche di epoca, il borgo siciliano ha scalato la classifica e si è aggiudicato la prima posizione anche grazie al suo patrimonio ambientale, tra cui figurano, per il valore naturalistico, le cascate dell'Oxena. Militello è celebre anche per le sue 21 chiese, con importanti opere d’arte, tra cui la chiesa tutta al femminile con le statue delle 12 patrone siciliane.

Il periodo aureo tra XV e XVIII secolo

Militello in Val di Catania (foto di Borgo più belli d'Italia)
Militello in Val di Catania (foto di Borgo più belli d'Italia)

Benché l’area fosse abitata sin dall’antichità e le prime testimonianze scritte si hanno a partire dall'anno Mille, il periodo storico più affascinante dal punto di vista artistico e storico di Militello in Val di Catania è compreso tra il XV e il XVIII secolo. Durante questo periodo, la città, originariamente feudo della potente famiglia dei Barresi, passò sotto il controllo dei principi Branciforte. È soprattutto grazie a Francesco Branciforte, marito della nipote dell'imperatore Carlo V, Giovanna d'Austria, che Militello crebbe in splendore e potenza, diventando uno dei centri più importanti della Sicilia d cui oggi c’è ancora testimonianza storico-architettonica.

Militello in val di Catania e le sue 21 chiese

Il centro storico di Militello è un percorso monumentale caratterizzato da decine di palazzi e 21 chiese, molte delle quali ricostruite dopo il terremoto del 1693. Tra queste, spicca la Chiesa ed ex Abbazia di San Benedetto, uno dei più importanti monasteri benedettini della Sicilia per estensione, famosa per i suoi arredi magnifici e altari in marmo policromo. Lungo il corso Umberto, si trova una delle chiese principali, la Chiesa Madre San Nicolò – SS. Salvatore, gioiello dell'architettura barocca. Al suo interno si trovano dipinti e stucchi di scuola serpottiana, oltre a opere di valore come una statua di Bagnasco. Nella grande piazza del centro si erge il Santuario Madonna della Stella, ricostruito ex novo dopo la distruzione della chiesa originaria. Qui sono conservate opere di grande valore artistico come la Natività di ceramica invetriata di Andrea della Robbia del 1487, un polittico quattrocentesco che raffigura San Pietro che molti storici attribuiscono ad Antonello da Messina e il sarcofago di Blasco II Barresi in stile gotico. 

L’oratorio al femminile, con le patrone siciliane

A Militello in val di Catania anche una chiesa tutta al femminile, l'Oratorio della Madonna della Catena, una chiesa interamente dedicata alle patrone siciliane, le sante vergini più venerate in Sicilia, ornata da 12 statue in stucco e oro. Lungo il Corso Umberto si trovano anche la Chiesa del SS Sacramento al Circolo e la Chiesa di San Domenico dei Frati Predicatori, quest'ultima adibita ad auditorium e sede dell'ex convento con Archivio, biblioteca e Museo Civico.

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Il luogo di culto normanno e le cripte templari

Altri edifici di rilievo includono la Chiesa Santa Maria la Vetere, fondata dai normanni nel 1090 e danneggiata dal terremoto del 1693, che presenta uno straordinario portale d'ingresso scolpito: situata in una valle di grande interesse paesaggistico e archeologico, ospita diverse cripte con croci templari, testimonianza del suo ruolo storico come luogo di sosta per i pellegrini diretti in Terrasanta.

Le cascate dell’Oxena

Le cascate dell'Oxena, a Militello Val di Catania: si snodano in un canyon naturale e d'estate c'è chi ci fa il bagno  (foto Civitatis)
Le cascate dell'Oxena, a Militello Val di Catania: si snodano in un canyon naturale e d'estate c'è chi ci fa il bagno (foto Civitatis)

Militello in Val di Catania, è nota anche sotto il profilo naturalistico e ambientale per la tipica vegetazione Mediterranea. Da non perdere le cascate dell'Oxena, un angolo di natura incontaminata attraversato dal fiume Oxena, che offre una pausa, spesso utilizzata anche per un tuffo, nel cuore della Sicilia. Le cascate si snodano in un canyon di origine vulcanica. Militello si trova ai piedi dei monti Iblei e nella cartoline, sullo sfondo, si vede l’Etna.

Il Gioco degli scacchi e Pippo Baudo

Il borgo custodisce il libro con le regole degli scacchi, un vero e proprio manuale, stampato nel ‘600 nella prima stamperia dell’isola, sorta proprio a Militello, segno di una prolifica attività culturale. Il Borgo siciliano, inoltre ha dato i natali a Pippo Baudo, celebre conduttore che ha fatto la storia della tv nazionale, a cui è dedicata una delle vie principali. Il borgo in agosto e settembre promuove il MIFF, Militello Independent Film Fest, rassegna annuale di cinema.

Militello in Val di Catania, cosa gustare

Tra i piatti tipici del borgo di circa 1600 abitanti, c’è la scacciata militellese. Il mese di ottobre è dedicato alla Sagra della Mostarda e del Fico d’India, un’occasione per degustare il fico d’India e i suoi derivati (mostarda, succhi, marmellate, dolci) e altri prodotti tradizionali, come le cassatiddine, la pipirata, la mostarda secca e i biscotti. 

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Gli altri Borghi dei borghi in Sicilia: è record

Un post di VisitSicily, portale della Regione Sicilia, che sottolinea la vittoria di Militello: "Oops., l'abbiamo fatto di nuovo" è scritto per sottolineare come ancora una volta un borgo siciliano abbia vinto la competizione
Un post di VisitSicily, portale della Regione Sicilia, che sottolinea la vittoria di Militello: "Oops., l'abbiamo fatto di nuovo" è scritto per sottolineare come ancora una volta un borgo siciliano abbia vinto la competizione

Non è la prima volta che un comune siciliano si aggiudica il titolo di borgo dei borghi. E difatti la Regione Sicilia ha evidenziato la vittoria di Militello Val di Catania ricordando anche le precedenti località che si sono contraddistinte rispetto al resto d'Italia e hanno potuto fregiarsi negli anni scorsi della prestigiosa targa. Si tratta di una serie di vincite record: sulle 12 targhe assegnate tra il 2014 e il 2025 (di cui due nel 2018), infatti, ben 5 sono dell’isola di Sicilia.

Ecco dunque l'elenco dei borghi dei borghi siciliani che hanno vinto in passato, confermando l'attrattività e l'unicità della Sicilia e di questi luoghi: Montalbano Elicona (Me) nel 2015, Petralia Soprana (Pa) nel 2018, Gangi (Pa) nel 2014, Sambuca di Sicilia (Ag) nel 2016; Castroreale (Me) è giunto secondo nel 2018.