Mercoledì 24 Aprile 2024

A San Miniato il re tartufo

Un tempo tappa obbligata per i pellegrini che andavano per la Via Francigena, oggi meta dorata per buongustai

Il tartufo a filiera corta

Il tartufo a filiera corta

Sono tesori nascosti sotto la terra generosa: i tartufi, frutti preziosi e inconfondibili, sono i re dell’autunno toscano. Cultura e tradizioni sono l’ingrediente segreto della ‘via dei tartufi’, disegnata su una mappa del gusto che attraversa quel tratto di territorio pisano prediletto dalla natura che da San Miniato tocca Palaia e Peccioli per poi spingersi a sud, fino alle balze di Volterra. È in queste terre di antica origine tufacea che il pregiatissimo tartufo bianco insieme ad altri tartufi (il bianchetto, lo scorzone e anche il nero) trova l’habitat perfetto.

Il faro è puntato su San Miniato, luogo di eccellenza del tartufo bianco e un tempo tappa obbligata dei pellegrini lungo l’affascinante Via Francigena. Non a caso è nata proprio qui una delle prime associazioni del tartufo in Italia, quella dei ‘Tartufai di San Miniato’, per favorire la tutela dell’ambiente, la raccolta, la produzione e la valorizzazione del prezioso frutto della terra. Le strade del centro storico risuonano da mezzo secolo delle voci che animano la Mostra mercato nazionale del tartufo bianco, un evento che celebra ‘sua maestà’ per tre fine settimana di novembre.

A San Miniato tartufo e buona cucina abbracciano la cultura e il relax: la prima tappa del tour è il simbolo del centro storico ovvero la Rocca Federiciana, una potente fortificazione originariamente costruita nel XIII secolo e che in epoca medievale permetteva il controllo del territorio. Fu poi distrutta dai tedeschi nel 1944, in seguito ricostruita fedelmente e oggi visitabile. Dalla cima il panorama è mozzafiato, un invito a godere della bellezza delle passeggiate all’aria aperta in una fitta e apprezzata rete sentieristica. Attraversando il centro di San Miniato si incontra poi il Museo diocesano d’arte sacra: da qui si accede alla Torre di Matilde, dalla quale si gode un altrettanto bel panorama sui dintorni. E poi ancora l’Accademia degli Euteleti e il Museo della memoria, mentre a Palazzo Roffia è possibile visitare la collezione dell’Arciconfraternita della Misericordia, che raccoglie dipinti e sculture pregiati. Ma la scia del gusto avvolge anche i paesi sulle vicine colline di Corazzano, Cigoli e Balconevisi. Qui si fanno feste, sagre e degustazioni tutto l’anno, anche se più concentrate a ottobre e inizio novembre.

Il meglio in vetrina Mostra Mercato Quella di quest’anno è l’edizione numero 49 della Mostra mercato nazionale del tartufo bianco di San Miniato, un’occasione durante la quale si danno appuntamento le altre eccellenze del territorio, come il vino e gli altri prodotti dell’Associazione Vignaioli, oppure realtà importanti come la Savitar (info www.savitar.it). La stagione del tartufo bianco di San Miniato culmina con la Mostra mercato. Iniziative ed eventi sono disseminati tra borghi e centri storici.

Mostra Mercato www.sanminiatopromozione.it/tartufo-bianco

 

Alta qualità in bottega San Miniato Passeggiando per San Miniato tra le tante botteghe con prodotti tipici e di qualità c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Si va dal tartufo al vino dei produttori dell’Associazione Vignaioli al pregiato olio di oliva, magari del Frantoio Sanminiatese (www.frantoiosanminiatese.it) che dal 1964 produce un extravergine a freddo.

 

Il Bianco abita qui Palaia Il clima, il terreno, la vegetazione fanno sì che anche nella vicina zona di Palaia si trovi in particolare il tartufo bianco. Si fa una sosta all’azienda Savini Tartufi, che da quattro generazioni si occupa di tartufi, tra Forcoli e Palaia (info www.savinitartufi.it). Lungo la strada merita una sosta il paese disabitato di Villa Saletta.

 

Nel giardino dei suoni Peccioli A Peccioli, nel piccolo e vivace borgo di Ghizzano, c’è il caratteristico giardino all’italiana (‘Giardino sonoro’) della Tenuta di Ghizzano, una delle aziende agricole più antiche del territorio e anche una delle più innovative (info www.tenutadighizzano.com). Sempre a Ghizzano si incontra anche la piccola azienda biologica a conduzione familiare i Tartufi di Teo, che sposa l’idea della filiera corta del tartufo.

Peccioli www.visittuscany.com/it/localita/peccioli  www.itartufiditeo.com

 

Che Gusto Volterra Volterra, con la sua storia millenaria che risale all’epoca degli Etruschi, punta molto sul tartufo. L’associazione tartufai dell’alta Val di Cecina ha come scopo la conservazione e la tutela del territorio e ogni anno organizza la rassegna gastronomica ‘Volterra Gusto’, che celebra il tartufo marzuolo, quello nero e quello bianco in tre distinti periodi dell’anno. Grazie alla Volterra Card è possibile visitare le principali attrazioni.

Volterra Card www.terredipisa.it/percorso/duemila-anni-di-storia-con-la-volterra-card/